Al SEMA di Las Vegas lo stand Toyota Racing Development (TRD) è nutritissimo di novità. Si tratta di versioni personalizzate di modelli best seller che hanno tutta l’aria di non rimanere semplici concept, ma di tradursi nella produzione di serie. Ecco, in dettaglio, i modelli esposti.
Basata sul Model Year 2015 della Toyota Avalon XLE Touring (berlina midsize da oltre 20 anni sulla breccia), la SEMA Edition TRD Avalon sfoggia un assetto sportivo con molle ed ammortizzatori specifici, ruote 19×9 abbinate a pneumatici 255/35/19 e il kit aerodinamico. Quest’ultimo comprende estrattore d’aria, minigonne e lo spoiler frontale. Completa l’opera il doppio terminale di scarico cromato.
La Toyota Camry XSE V6, berlina di categoria medio alta che tanto successo ha negli Stati Uniti, beneficia di un soft tuning che mantiene intatta l’eleganza. Anche in questo caso l’assetto si giova di molle e ammortizzatori realizzati ad hoc, ma a “rubare la scena” sono le immense ruote 21×9.5 che calzano gomme 255/35/21. Non mancano il doppio terminale di scarico e il kit aerodinamico, mentre all’interno spiccano i sedili anatomici con logo TRD impresso sui poggiatesta.
La Toyota Corolla, l’ auto più venduta di tutti i tempi nelle diverse serie, è probabilmente il modello che desta maggiore interesse tra quelli esposti al SEMA. In sostanza, la TRD Corolla (questa la denominazione ufficiale) è basata sulla versione LE Eco ampiamente modificata dal punto di vista tecnico. A tale riguardo, infatti, il cambio a variazione continua della serie (poco intonato con il concetto di sportività) ha lasciato il posto a un ben più adeguato manuale a sei marce. Quanto all’assetto figurano le ruote 19×9 abbinate a pneumatici 255/30/19, oltre al solito corollario di kit aerodinamico e scarico sportivo.
Quindici anni or sono, il Toyota Higlander ha inaugurato la categoria dei crossover SUV di categoria media. In dettaglio, il SEMA Edition TRD Highlander ha grandi “scarpe” 285/35/20 abbinate a cerchi 20×10, l’assetto ribassato di 10 mm e l’interno total black con accenni in rosso. Inediti anche i paraurti e il terminale di scarico.
Ebbene si, anche il mitico Land Cruiser, le cui origini risalgono al 1957, è stato oggetto di modifiche da parte della Toyota Racing Development. In sintesi, figurano uno snorkel (che la dice lunga sulla missione estrema del mezzo), le luci a LED, un bull bar specifico e un elegante portabagagli da tetto. Infine, compaiono il doppio terminale di scarico e la gommatura 285/55/20 su cerchi 20×10. A questo punto la domanda sorge spontanea: “non saranno esagerate ruote da 20 pollici per il fuoristrada estremo?” Contraddizioni tipiche del (fantastico) universo del tuning.
Gian Marco Barzan
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