Il 2015 è stato un anno assai ricco in termini di concept car. Abbiamo esaminato cinque modelli particolarmente significativi sia esteticamente che a livello di tecnica.
Presentata al Salone di Francoforte, la Audi e-tron quattro prefigura un SUV sportivo di classe superiore a trazione esclusivamente elettrica. Una tipologia di vettura, questa, che verrà introdotta per la prima volta in Casa Audi a partire dal 2018. In dettaglio, l’e-tron quattro concept è alimentata da tre motori elettrici, la cui potenza complessiva è di 370 KW, mentre la coppia ammonta a ben 800 Nm. Tutto questo consente di fermare il cronometro a 4”6/10 sullo 0-100 km/h, a fronte della velocità massima limitata elettronicamente a 210 km/h. Quanto allo stile, la linea è un valido esempio di forma che segue la funzione, come dimostra il coefficiente aerodinamico cx di 0,25.
Svelata al Salone di Ginevra, la Bentley EXP 10 Speed 6 prefigura un coupé più compatto rispetto alla Continental GT ma sempre caratterizzato da dimensioni importanti e altrettanto prestigio. E’ di questi giorni la notizia che tale capolavoro di design verrà prodotto, sulla spinta dell’entusiasmo riscontrato sia a Ginevra che a Shangai da parte del pubblico che conta. In sintesi, la EXP 10 Speed 6 attinge pienamente alla tradizione sportiva Bentley, come dimostra ad esempio la tinta British Racing Green della carrozzeria. Quanto ai motori, si prevede un inedito 6 cilindri a V con doppia sovralimentazione.
Al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, la BMW ha portato al debutto la 3.0 CSL Hommage. Come suggerisce il nome, si tratta di un omaggio alla splendida BMW 3.0 CSL degli Anni 70 disegnata da Giovanni Michelotti. Un coupé, quest’ultimo, i cui “cromosomi” sono ancora oggi riscontrabili sulle sportive a due porte della Casa di Monaco. Inoltre, come avvenne per la celebre antenata, anche la 3.0 CSL Hommage fa propria la filosofia dei materiali leggeri a ottimale robustezza, ossia il CFRP riguardante parecchi aspetti (la 3.0 CSL originaria, invece, faceva un largo impiego di alluminio). Molto riusciti anche gli interni, ma francamente il volante sprovvisto della parte superiore della corona, in stile F1, fa un po’ sorridere. Su strada, prima o poi capiterà una rotazione del volante oltre i 90°.
L’erede dell’indimenticabile e indimenticata Citroen Mehari si chiama Cactus M. Presentata alla rassegna di Francoforte, tale concept car ripropone in toto la filosofia della celebre antenata, a partire dall’abitacolo interamente aperto. Quest’ultimo, tra l’altro, è completamente lavabile con un getto d’acqua grazie a punti di scarico inseriti nei poggiapiedi. Dal canto loro i sedili, ispirati al mondo del surf, sono pensati come delle tute e hanno il rivestimento in neoprene. Infine, il sistema elettronico Grip Control permette alla Cactus M di affrontare tranquillamente sentieri battuti, complice la progressività del motore benzina PureTech 110. Motore avanzatissimo, non vi è ombra di dubbio, ma “la musica” del lento e indistruttibile boxer bicilindrico Citroen della Mehari chi se la potrà mai scordare?
Non avrà mai il sound rauco della 911 che ricorda un temporale in lontananza, né tantomeno il rombo baritonale del V8 che spinge il Cayenne a velocità aeronautiche. Perché la concept car Porsche Mission E ha un sistema di trazione completamente elettrico, con tutto il silenzio (e il rispetto ambientale) conseguente. In sintesi, due motori sincroni a magneti permanenti (PMSM) spingono la macchina sportiva e recuperano l’energia elettrica in frenata. Insieme, i due propulsori erogano oltre 600 CV, spingendo la Mission E da 0 a 100 km/h in meno di 3”5/10 e da 0 a 200 km/h in meno di 12”. E l’autonomia è pari a ben 500 km, mentre occorrono solamente 15 minuti per ricaricare la batteria all’80%. Quanto allo stile, si tratta di una berlina filante inconfondibilmente Porsche e sarebbe interessante che la futura Panamera prendesse spunto da lei.
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