Ducati 959 Panigale – Crescono cilindrata ed emozioni (Video)
Il Model Year 2016 della supermedia Ducati vede la cilindrata aumentata, a pieno beneficio della versatilità.
La Ducati 959 Panigale, infatti, sfoggia il nuovo motore bicilindrico da 955 cc, il primo superquadro omologato Euro 4, che ha guadagnato sensibilmente sia in termini di coppia che di potenza. Quest’ultima è di 157 CV a 10.500 giri/min.. Tali incrementi non hanno modificato le scadenze degli intervalli di manutenzione principali, ragion per cui il controllo del gioco valvole è rimasto ogni 24.000 km.
Motore elastico
Il propulsore, estremamente fluido in accelerazione, è anche in questa versione un elemento strutturale dell’innovativo telaio monoscocca in grado di assicurare un ottimo rapporto peso/potenza, esaltando la rapidità e l’agilità. Qualità queste ultime agevolate anche dal peso a secco della moto pari a 176 kg, ottenuto nonostante i vincoli strutturali imposti dalla normativa Euro 4. Non mancano, inoltre, raffinate tecnologie come il Ducati Quick Shift (DQS), Il Riding Mode che comprende Ride-by-Wire, ABS Bosch a tre livelli, Ducati Traction Control (DTC) ed Engine Brake Control (EBC).
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Tradizione rispettata
Sulla 959 Panigale ogni aspetto “parla il linguaggio” della leggendaria tradizione sportiva Ducati, compresa l’estetica. Al riguardo, il cupolino più largo e il plexiglas più protettivo, oltre ad ottimizzare l’aerodinamica rendono il frontale decisamente aggressivo. Qualità enfatizzata anche dalle prese d’aria di maggiore sezione. Il nuovo codino, diviso in due parti, completa la carenatura della 959 Panigale che vanta pure differenti prese d’aria e inediti specchietti retrovisori. Inoltre, la moto è equipaggiata con pedane poggiapiedi ricavate dal pieno a tutto vantaggio del massimo grip durante la guida. Concludendo, la 959 Panigale è disponibile nel tradizionale Rosso Ducati con cerchi neri e nell’elegante Arctic White Silk che contrasta con i cerchi rossi.
Gian Marco Barzan
Photogallery
La media supersportiva di casa Ducati, partita con la versione di rinnovamento dalla 848, oggi si evolve e raggiunge la 959. Va chiaramente a cercare le velleità sportive di chi non può permettersi la 1299. Di conseguenza si apprezza il carattere distintivo di una moto sportiva che replica in piccolo una superbike e che mantiene inalterate le caratteristiche storiche del marchio bolognese. Il bicilindrico ha una grande coppia che si distingue per la notevole prontezza ai bassi rispetto alle giapponesi. Io continuo a preferire la mia quattro cilindri giapponese per la maggior fluidità, le minori vibrazioni e la più corposa progressione.
Con la 959,Ducati vuole risolvere i difetti della 899, come ad esempio le pedane molto scivolose,il frontale e il cupolino che non proteggevano dal vento nemmeno alle basse velocità e sicuramente le prestazioni che potevano essere migliorate, soprattutto ai bassi regimi.
Lo scarico laterale,utile all’omologazione Euro 4 ,ed il frontale più largo anche se indubbiamente più protettivo,hanno però peggiorato l’estetica.