Jeep Cherokee 2.2 200 CV – Più grinta e comfort
Caratterizzata dal frontale con la grande mascherina divisa in sette elementi verticali, affiancata da sottili fari a led, la nuova Jeep Cherokee 2.2 ora è più grintosa, con un look più filante e aggressivo
L’ultima generazione del Cherokee, con il nuovo 2.2 turbodiesel, nella variante da 200 cavalli, abbinato alla trazione integrale, deve molto alla tecnologia italiana non solo perché il pianale (Compact US Wide) è un’ulteriore evoluzione di quello dell’Alfa Romeo Giulietta, ma anche la nuova motorizzazione turbodiesel di 2.2 litri di cilindrata è prodotta a Pratola Serra, in provincia di Avellino, in due varianti di potenza: 185 e 200 cavalli, che hanno mandato in pensione il vecchio propulsore a gasolio di due litri di cilindrata da 170 CV.
Il nuovo propulsore a quattro cilindri della famiglia Multijet II ha una testata in alluminio, bialbero, a sedici valvole, è progettato per esaltare le accresciute pressioni di esercizio del sistema Injection Rate Shaping di cui è dotato. Infatti se messo sulla bilancia il Cherokee denuncia un peso di ben 1985 chilogrammi, che può salire fino a 2495 chilogrammi a pieno carico.
E’ proprio per questo motivo che per la prova abbiamo dato la preferenza alla versione con 200 cavalli di potenza che si esprime con un’accelerazione da 0 a 100 km/h a 8”7/10 fino a raggiungere i 203 km/hd i velocità massima.
Particolarmente interessante anche il consumo combinato dichiarato dal costruttore che è sceso da 6,6 litri/100 km a 6,1 litri/100 km.
La dotazione tecnica del Cherokee 2.2 200 CV non ha nulla da invidiare quella delle più accreditate rivali tedesche (BMW X3, Audi Q5 e Mercedes GLC), grazie al cambio automatico sequenziale a nove marce (peccato che le marce non si possano selezionare manualmente con i paddles al volante), la trazione integrale che sulla versione top di gamma provata si abbina anche con il riduttore e il sistema di configurazione vettura Selec Terrain per la gestione della motricità su ogni tipo di fondo, che regola fino a dodici sistemi per ottenere il massimo in qualsiasi condizione e su ogni fondo.
Al top anche la sicurezza; le cinque stelle EuroNCAP che hanno premiato la Jeep Cherokee sono figlie dei settanta sistemi, tra attivi e passivi, offerti di serie, fra i quali si rivelano preziosi la retrocamera, l’”adaptive cruise control plus” con frenata automatica d’emergenza, l’avviso del superamento involontario della carreggiata e il sistema di infotainment Uconnect con display a sfioramento da 8,4 pollici integrato dal navigatore, che fornisce moltissime informazioni fra le quali la pressione degli pneumatici, il livello di carica della batteria e il livello dell’olio motore.
L’abitacolo del Cherokee è un capolavoro di eleganza nel quale la mano felice degli arredatori italiani hanno potuto esprimere il meglio per assicurare comfort e sicurezza ai passeggeri, mantenendo però immutata quell’atmosfera yankee che appartiene al Dna delle Jeep, che però non va molto d’accordo con l’affollamento degli interruttori sulla consolle centrale e sul volante. I materiali (pelle e legni pregiati) sono di ottimo livello e la loro lavorazione molto accurata. Il posto guida è sopraelevato e regolabile elettricamente. Ampio lo spazio a disposizione del passeggero anteriore, come del resto quello a disposizione posteriormente; il terzo passeggero però può affrontare spostamenti ma non viaggi impegnativi, in quanto il grosso tunnel della trasmissione disturba chi siede al centro. Ampio e modulabile lo spazio a disposizione nel bagagliaio.
Su strada e nel fuoristrada quello che ci ha colpito è stata innanzitutto la dolcezza di funzionamento del cambio automatico a nove marce che trova sempre il rapporto adatto alla situazione del momento, per di più facendosi notare per i passaggi veloci soprattutto in scalata, in secondo luogo, ma per questo non meno importante, l’alto livello d’insonorizzazione su ogni tipo di fondo stradale e a qualsiasi velocità. Purtroppo il lunotto, piuttosto piccolo e inclinato, penalizza la visibilità posteriore (fortunatamente la telecamera su questo modello è di serie), e il campo visivo nella parte anteriore è disturbato dai montanti inclinati.
Notevole invece la spinta vigorosa del nuovo motore di 2184 cc, da 1800 giri/minuto fino a quasi 5000 giri/minuto. Nel fuoristrada la Jeep Cherokee sfoggia le sue doti migliori con un angolo d’attacco pari a 20 gradi, un angolo d’uscita di 25,9 gradi e un angolo di dosso di 20,6 gradi e se c’è un guado da superare non teme un’altezza dell’acqua anche di 0,482 metri.
Gianni Montani
LA TECNICA DELLA JEEP CHEROKEE 2.2 200 CV
• motore: quattro cilindri in linea, 16 valvole, turbo, a gasolio, 2184 cc, 200 CV a 3500 giri/minuto, 440 Nm a 2500 giri/minuto
• classe ambientale: Euro 6
• sterzo: a cremagliera con assistenza elettrica
• trazione: integrale Jeep Active Drive II
• cambio: automatico a 9 marce, più retromarcia
• sospensioni: anteriori tipo McPherson, posteriori assale multibraccia
• freni: anteriormente dischi ventilati, posteriormente dischi pieni
• capacità serbatoio carburante: 60 litri
• capacità vano bagagli: da 412 a 1267 litri
• misure: lunghezza 4,623 m, larghezza:1,859 m, altezza 1,669 m; passo 2,699 m
• peso a vuoto: 1985 kg
• accelerazione 0 – 100 km/h: 8”7/10
• velocità massima: 203 km/h
• consumo: urbano 7,5 l/100 km, extraurbano 5,3 l/100 km, combinato 6,1 l/100 km
• prezzo: 50.500 euro
(y)
Rossa è meglio
Ha un’espressione da.. giapponese!