Le innovazioni di Kia passano attraverso le nuove tecnologie di propulsione plug-in hybrid – La berlina Optima è il primo modello ad adottare il sistema sui mercati globali. Per Optima plug-in Hybrid (PHEV) l’avvio della commercializzazione è programmata dalla seconda metà del 2016.
Come propulsore termico utilizza il quattro cilindri 2000 GDI da 156 CV con coppia di 189 Nm. In abbinamento al motore elettrico la potenza complessiva arriva a 205 CV, avvantaggiando la risposta in accelerazione. Importante il tal senso il contributo del cambio automatico a sei rapporti che ha un’unità elettrica inserita al posto del convertitore di coppia, il che evita attriti e assorbimenti dei tradizionali convertitori.
Secondo i dati calcolati con le norme USA (e non ancora definitivi) la nuova Optima PHEV può arrivare a vantare un consumo medio di 42 km con un litro (poco più di 2,38 litri/100 km), mentre in modalità di ricarica la media prevista è di 17 km/l.
Per la ricarica delle batterie sarebbero necessarie meno di tre ore da una colonnina con presa Type2 a 240 Volt.
Optima PHEV si riconosce dalle altre versioni per vari particolari. Ovviamente per la presa di ricarica (ubicata nel parafango anteriore), i profili battitacco cromati o i cerchi specifici, oltre al badge “ EcoPlug-in ” che viene presa come firma delle versioni ibride plug-in della gamma Kia.
A bordo si nota immediatamente il cruscotto dedicato a fornire le informazioni sul funzionamento del sistema di propulsione. Previsto pure un indicatore sopra la plancia che riporta lo stato di carica delle batterie ed è visibile anche all’esterno.
Finiture specifiche per la nuova Optima PHEV ma anche sistemi elettronici avanzati per la sicurezza e le possibilità multimediali e di infotainment.
Nell’impegno verso l’evoluzione tecnologica di Kia hanno un ruolo di primo piano i sistemi di trasmissione e l’impiego di materiali leggeri, anche per la riduzione di peso delle scocche di circa il 5%.