Il marchio Alfa Romeo, è incredibile come resti nel cuore della gente. Per questo stiamo pensando a un suo ritorno, come nostro competitore, alle corse, alla Formula 1. Questa la dichiarazione di Sergio Marchionne, Ad di FCA e Presidente Ferrari, durante lo scambio di auguri a Maranello con i giornalisti della F1.
Nel 1950 nasce la Formula 1 e, competendo con altri marchi importanti, Alfa Romeo si aggiudica 6 Gran Premi su 7 conquistando il titolo Mondiale con Nino Farina a bordo della 158. L’anno successivo la Casa del Portello ripete il successo, schierando la 159 “ Alfetta ” e vincendo il titolo con Juan Manuel Fangio. Nel 1952 l’IRI, proprietaria dell’Alfa Romeo, decide il ritiro dalla Formula 1 a causa dei costi eccessivi. La Casa milanese tornerà nel “Grande Circus” in qualità di fornitore motoristico già negli Anni 60, ma è negli Anni 70 che si toglierà qualche soddisfazione vincendo un paio di gare e andando più volte sul podio con la Brabham. Celebre la vittoria di Niki Lauda su Brabham Alfa BT45 al Gran Premio di Svezia nel 1978; la monoposto si impone soprattutto grazie al sistema di ventole al retrotreno che assicura un carico aerodinamico eccezionale. Inutile dire che nella gara successiva tale soluzione verrà proibita.
Un’eventuale ritorno dell’Alfa Romeo in Formula 1 vedrebbe, inevitabilmente, il confronto in casa con la Ferrari. Una sfida a nostro avviso appassionante, come del resto avviene nel Mondiale Endurance tra Audi e Porsche senza che nessuna interferisca sull’altra. Certo, occorrerà rifondare da zero l’Alfa Corse o l’Autodelta che dir si voglia e, magari, stabilire il centro di progettazione ad Arese accanto al rinato Museo Storico e al Brand Center. Utopia? Mica tanto.
Gian Marco Barzan