Nokia addio – le mappe di Here acquistate da Audi, Bmw e Daimler
Le tre Case automobilistiche si sono assicurate con 2,55 miliardi di euro, Here una società di Nokia e preziosa risorsa per sviluppare standard e sistemi di comunicazione, oltre al futuro dell’auto a guida autonoma.
La Nokia, un po’ di tempo fa aveva quasi il monopolio del mercato dei telefonini, ma nel 2007 con l’arrivo dello smartphone, la multinazionale finlandese probabilmente troppo sicura dei suoi successi, non rimase al passo coi tempi e in circa sei anni la sua leadership ebbe una forte battuta di arresto.
Tutt’altro discorso per la Here, la società che fornisce mappe, navigazione e informazioni sul traffico a oltre tre quarti del mercato automotive, che in passato si chiamava Navtq, poi Ovi Maps e ancora Nokia Maps, e che è sempre stata attiva anche nel campo delle app, supportando da sempre Bing e Facebook.
Lo scorso 4 dicembre, però, i colossi tedeschi dell’automotive hanno messo finalmente le mani sulle mappe di Here, acquistando la società da Nokia, che ha così concluso la cessione già annunciata quest’estate, ad Audi, Bmw e Daimler (ovvero Mercedes) per tutte le attività e i servizi di mapping e di localizzazione disponibili in oltre 200 Paesi e in una cinquantina di lingue.
La transazione è costata ai tre produttori di auto tedeschi 2,55 miliardi di euro, un po’ meno dei 2,8 miliardi inizialmente previsti e poi ritoccati al ribasso. I tre nuovi proprietari, con l’acquisto della ex società di Nokia, si sono assicurati il controllo di una delle aziende più strategiche per il settore automotive del presente e del futuro.
L’alleanza dei tre colossi ha come obbiettivo, la collaborazione con altri operatori del mercato impegnati nello sviluppo di standard e sistemi di trasmissione dati per le “auto connesse” e dotate di servizi cloud-based. Here diventerà una sorta di società a sè stante, indipendente dalle tre aziende di automotive, e opererà al riparo di ogni possibile interferenza dei loro azionisti.
I concorrenti da battere saranno, sia Google con le sue Maps e con l’impegno nel campo delle vetture self-driving, che Apple molto attiva con CarPlay e con il suo progetto di auto elettrica. E naturalmente Uber, che di recente è diventato proprietario delle mappe Bing un tempo appartenenti a Microsoft.