Durante la conference call di Sergio Marchionne con gli analisti, è emerso un quadro più chiaro circa il rilancio della Casa di Arese. Nelle slide pubblicate, infatti, si evince come Alfa Romeo, a causa dell’incertezza della Cina e per garantire una distribuzione adeguata del brand nel mondo, rinvia il lancio di alcuni modelli. In altre parole, il completamento della gamma non sarà più tra il 2017 e il 2018, ma tra il 2017 e metà del 2020.
L’Amministratore Delegato di FCA Sergio Marchionne ha precisato che la produzione della nuova Giulia, presentata lo scorso 24 giugno ad Arese, comincerà nel primo trimestre di quest’anno. Inoltre, è prevista la presentazione di tutte le versioni al prossimo Salone di Ginevra, secondo quanto stabilito dai piani. E’ doveroso sottolineare, però, come le prime consegne della Giulia Quadrifoglio con motore di derivazione Ferrari fossero attese già a fine anno scorso, ma poi siano state rinviate. Evidentemente si sono voluti perfezionare alcuni aspetti, poiché il rilancio dell’Alfa Romeo non ammette più sbagli. Certo è che riattivare un reparto progettazione autonomo in pochi mesi, progettare dal classico foglio bianco una vettura e presentarla dopo due anni ha del miracoloso. Perché tale è la storia della nuova e attesissima Giulia.
Analizzando i dettagli, il primo SUV dell’Alfa Romeo potrebbe debuttare già a fine 2016 e sarà proposto sia a trazione posteriore che integrale. In sostanza il nuovo modello sarebbe quasi puntuale sulla tabella di marcia, ma molto dipenderà anche dal rinnovamento della rete vendita. Al riguardo, si prevede di accorpare Alfa Romeo e Jeep, come avviene nella struttura Motorvillage di Arese per intenderci, ma non è noto se i tempi di questa piccola rivoluzione saranno brevi o meno.
Gian Marco Barzan