Depenalizzazione patente – cosa cambia
Nonostante il coro di proteste, nel pacchetto depenalizzazioni del Governo rientra anche la guida senza patente – Vediamo i dettagli.
Guidare senza patente si è trasformato da reato in illecito amministritativo.
Cosa cambia e chi riguarda – Se la licenza non è stata mai conseguita, o è stata revocata (o si tratta di stranieri con permesso di guida non riconosciuto in Italia) verrà evitato il procedimento penale, quindi non toccherà la fedina.
La sanzione però cresce parecchio: va da 5.000 a 30.000 euro (rispetto a prima che poteva variare 2.257 a 9.000 euro). Scatta comunque la confisca del veicolo e, in caso di recidiva, resta la sanzione penale.
In caso di omicidio stradale (per abuso di alcool, droghe o evidenza di guida pericolosa) la guida senza patente viene considerata un’aggravante.
Le polemiche e i contrasti di opinione vertono anche su conseguenze pratiche. Prima i processi spesso andavano in prescrizione, nel qual caso venivano evitate le conseguenze penali. Adesso però non si risolve molto: a guidare senza patente sono nella grande maggioranza dei casi persone non riconoscibili, o nullatenenti e che comunque non sono in grado di pagare simili sanzioni, fino a 30.000 euro. Senza contare che a guidare senza patente potrebbe essere la stessa persona cui il documento è stato revocato per avere precedentemente commesso un fatto grave.
La guida con patente scaduta non è equiparabile alla guida senza patente. A parte la pratiche burocratiche secondo codice, la sanzione va da 160 a 640 euro.
In fatto di patente il decreto del Ministero dei Trasporti prevede anche limitazioni per il rilascio della licenza. Oltre che per chi soffre di disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne, soggette ad attenta valutazione da parte di strutture pubbliche sono anche le malattie neurologiche, che vanno a estendere il paragrafo delle turbe psichiche. Rilascio o rinnovo devono essere legati alla capacità di guidare in sicurezza.
3 risposte