Le nuove strategie di prodotto e le trasformazioni hanno cominciato a portare velocemente dei frutti. Una forte spinta sul mercato è arrivata dalla nuova XC90 – il premium SUV della Casa svedese –
Il balzo in avanti riportato riguarda tutte e tre le aree commerciali cardine per il brand. Le vendite in Europa hanno fatto segnare una crescita del 10,6 per cento, con 269.249 esemplari che rappresentano ben il 53,5 per cento del volume totale.
Aria fresca dagli US: Volvo è riuscita a far aumentare le scelte verso il marchio fino al 24.3 per cento nel 2015. La Cina ha mantenuto un andamento senza sostanziali variazioni per gran parte dell’anno, ma ha messo il turbo nell’ultimo trimestre.
Infatti Volvo conta molto sul fatto che i benefici dei nuovi programmi continuino a salire nel corso del 2016.
Grandi le aspettative per la grande berlina (o sedan) S90 (è stata presentata al North American International Auto Show – NAIAS di Detroit – per andare in vendetta in primavera).
Volvo ha passato un periodo abbastanza complicate a livello di mercato e management. Poi, con l’acquisizione da parte della Zhejiang Geely Holdings è nato un nuovo piano industriale, e in quattro anni ha rinnovato praticamente l’intera gamma.
La seconda fase del programma per fortificare la competitività con gli altri brand del settore premium prevede di continuare a rifortificare la firma e l’immagine Volvo negli States. Nel medio termine proseguire la crescita sul mercato cinese e addirittura ambire a raddoppiare lo share in Europa. Obiettivo globale: 800.000 vetture.
Volvo ha in serbo una nuova linea di prodotti per l’introduzione di altre nuove tecnologie. Con alcune che coinvolgono ovviamente la sicurezza, campo in cui Volvo deve riuscire a far valere il suo ruolo di protagonista, fino ai vari step per introdurre progressivamente le tecnologie per la mobilità della nuova generazione e la guida autonoma.
Prossimamente le Serie 90 e 60 saranno prodotte sull’avanzata architettura modulare Scalable Product Architecture (SPA). Volvo svilupperà quindi una struttura per piccole vetture globali. Piano strategico in quanto il reparto ingegneristico vuole trasferire le qualità dinamiche e tecniche della già disponibile SPA su un suo pianale per “small-cars” molto più compatto, contenuto nelle dimensioni (il Compact Modular Architecture -CMA-).
L’annuncio di quest’anno della nuova factory in South Carolina, Stati Uniti, significa che Volvo può ora contare su una presenza industriale e produttiva in tutte le sue tre aree chiave: Asia, Europa e, appunto. USA.
Fabrizio Romano