Una mostra a Londra rivela particolari inediti della vita del grande pilota inglese.
James Hunt non è stato solo un grande pilota, campione di Formula Uno, ma soprattutto un indimenticabile personaggio. Viveur e playboy, da molti è stato definito come la più classica delle “teste calde”. Forse non a torto, se si dà retta ad alcuni aneddoti – chissà se tutti veri – riguardanti la sua vita, come, per esempio, il fatto di aver avuto 5.000 donne, o per il suo motto “Sex – The Breakfast of Champions” (Sesso – La Colazione dei Campioni) , che lui esponeva fiero anche sulla propria tuta da gara, e che sfatava clamorosamente la regola per cui il sesso, prima di una prestazione sportiva, non era cosa da fare.
Nato nel 1947, ribelle nonostante una rigida educazione familiare, entrò in F1 nel 1973 su una March gareggiando a Montecarlo. Vinse il titolo nel 1976. Hunt fu però anche un personaggio poco propenso a chinare la testa, se si pensa che dieci anni dopo il suo titolo gli offrirono un assegno in bianco per tornare a fare una stagione in F1, ma rifiutò, coerente con la scelta fatta di ritirarsi. Ora una mostra fotografica celebra proprio il 40esimo anniversario del suo titolo in F1. “James Hunt: Girls, Beer and Victory” va in scena dall’11 febbraio al 3 aprile presso la Proud Gallery di Chelsea, a Londra, e presenta alcune delle foto più rappresentative di Hunt sulla pista e fuori. Realizzata in collaborazione con Sutton Images, e grazie alla raccolta di immagini scattate dal fotografo David Phipps, la mostra rivela gli alti e bassi della carriera di Hunt e il suo viaggio per diventare campione del mondo. Dai suoi primi giorni in Formula 3 fino al suo trasferimento a McLaren, passando per la sua rinomata rivalità con Niki Lauda,, l’esibizione offre un’immagine precisa sia dei momenti riguardanti il mondo delle corse sia della vita personale di Hunt.
Phipps è stato in grado di catturare fotografie spontanee e personali, il dietro le quinte della vita di Hunt, grazie alla sua esperienza di “documentatore” della F1 iniziata fin dal 1960 come fotoreporter che viaggiava sugli stessi voli e dormiva negli stessi alberghi dei piloti. “James Hunt: Girls, Beer and Victory”, dall’11 febbraio al 3 aprile 2016 a Proud Chelsea, 161 Kings Road, London. La mostra è aperta dalle 10 alle 7 di sera, da lunedì al sabato e l’ingresso è gratuito. Maggiori dettagli su www.proud.co.uk