È da poco scomparsa Maria Teresa de Filippis, la prima rappresentante del gentil sesso ad aver mai gareggiato in Formula 1. Una figura simbolo capace di sradicare pregiudizi esistenti ancora ai giorni nostri.
Eppure la memoria dovrebbe insegnare.
Nata a Napoli nel 1926 da una famiglia aristocratica, Maria Teresa aveva cominciato a correre per una scommessa con i fratelli: al suo esordio, al volante di una Topolino, vinse la cronoscalata Salerno-Cava. Poi inizia la sua carriera seria da pilota al volante di una Maserati 250F per il Gran Prix di Monaco del 1958, non riuscendo però a qualificarsi per la gara. Impresa che le riuscirà invece per quattro volte nello stesso anno: in Italia, Portogallo, Monaco e Belgio. Proprio in Belgio è da registrare il suo miglior risultato con il decimo posto al Gran premio locale, con tanto di complimenti da parte di re Baldovino.
La carriera della de Filippis si interrompe però presto, nel 1959, in seguito al tragico incidente che costò la vita a Jean Behra, suo compagno di squadra, salito a bordo dell’auto destinata a lei solo un secondo prima dell’inizio del GP di Germania. Uno scherzo del destino cui la de Filippis non è stata capace di reagire. Negli ultimi tempi, la leggenda femminile della Formula 1 è tornata a solcare le piste in occasione di uno spot celebrativo dedicatole dalla sua vecchia scuderia, la Maserati, che ha scelto di renderle omaggio in questo modo per promuovere la sua nuova linea di automobili.
Marco Infelise