Iniziative di trasporto pubblico con shuttle e veicoli a guida autonoma esistono già in giro per il mondo (tipo i ParkShuttle bus di Rotterdam, Heathrow Pod a Londra, i LUTZ Pathfinder in Milton Keynes o i Wave di Singapore), che viaggiano su traiettorie uniche e tragitti definiti. Invece i WEpod devono muoversi su strade pubbliche con situazioni di traffico più abituali, affrontando ogni “variabile”. Riconoscere passanti, veicoli, ecc.
Per fare un esempio, nei test hanno provato a lanciargli davanti una scatola di cartone. E WEpod si è fermato all’istante, prima che questi interferisse sulla traiettoria.
Si tratta della prima sperimentazione di questo tipo su larga scala.
La messa a punto ha coinvolto EasyMile, l’Università di Delft con Mapscape e Robot Care System (3 milioni di euro solo per iniziare). Non si sono comunque dimenticate utilità più semplici, terra-terra per gli utenti: una pedana automatica si attiva in presenza di una carrozzina per portare i bimbi.
Nei programmi per WEpod sono previsti impieghi che vanno oltre l’utilizzo dei mezzi per il trasporto pubblico. Le successive evoluzioni lo vedrebbero come minibus taxi, prenotabile tramite app con la quale si indica anche il percorso e la posizione per farsi venire a prendere dal minibus.
Intanto nei piano del mini shuttle autopilota, oltre al servizio all’interno della cittadella, è prevista un’estensione del servizio per collegare le città di Wageningen e di Ede nella provincia di Gelderland.
Assolutamente in situazioni di normale traffico stradale.
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