Ci sono AWD che non essendo come un “integrale permanente” si mettono in azione in ritardo, quando la difficoltà è già arrivata. Altri che “strappano” come avveniva con i convertitori di coppia di alcuni vecchi cambi automatici. Altri ancora dove l’elettronica, in alcune condizioni (come nelle curve in discesa) diventa invadente, si mette a litigare con freni, differenziali e trasmissione.
Alcuni, invece, hanno raggiunto un equilibrio di funzionamento invidiabile, arrivando a gestire i trasferimenti di coppia prevedendo le difficoltà. E con una totale naturalezza nel capire come gestire la forza motrice.
Fattori determinanti che Mazda vuole mettere in luce con i-activ AWD . Chi guida deve avere la sensazione di uniformita’ e progressività, agire sullo sterzo e sull’acceleratore come fossero un tutt’uno.
Il concetto i-Activ AWD entra nella filosofia costruttiva di Skyactiv Technology, che riguarda scocca, motori, trasmissione. E’ disponibile sul SUV compatto CX-3, sul SUV CX-5 e sulla Mazda6 wagon.
Oltre che per la sicurezza, il beneficio si ritrova nella maneggevolezza e nel controllo del veicolo. E questo, fattore importante, su ogni tipo di fondo.
Sulle strade asciutte, dove l’aderenza è maggiore, le ruote trovano maggiore resistenza in curva, e un sistema di trazione integrale che opera bene deve poter incrementare stabilità e direzionalità.
Mazda ha seguito questi concetti, cercando di favorire anche il divertimento e il gusto di guidare.
Anche questo fa la differenza tra i vari sistemi 4WD sul mercato. L’elettronica sempre più utilizzata deve anche essere concettualmente evoluta, lavorare in sincronia con tutta la cinematica e la meccanica di base della trasmissione. Poi, le taratura, sono una questione di scelte. Il sistema i-ACTIV vuole seguire lo spirito Mazda.
E’ un sistema di trazione integrale on-demand di tipo attivo che interpreta le condizioni di guida e prevede le condizioni del suolo e la coppia che agisce sulle ruote.
In condizioni standard, nella guida assolutamente normale, utilizza circa il 98% della sua forza motrice alle ruote anteriori, ma la ripartizione della coppia può arrivare al 50:50 fra anteriore e posteriore.
Risultato, fluidità di azione ma anche superiore reattività per riuscire a ottenere migliore motricità e sicurezza.