Alfa Romeo BT45 : “regina” al Concorso di Eleganza di Amelia Island
La prestigiosa manifestazione americana riservata alle vetture d’epoca, che si svolgerà dall’11 al 13 marzo in Florida, vedrà protagonista l’Alfa Romeo BT45 di Formula 1, meglio conosciuta come “Brabham-Alfa”. L’esemplare appartiene al Museo Storico Alfa Romeo di Arese ed è analogo a quello guidato dal pilota tedesco Stuck, cui è dedicata una retrospettiva.
Un evento di respiro mondiale
Il Concorso di Eleganza di Amelia Island (Florida, USA) si dimostra, per vetture d’epoca esposte e afflusso di pubblico, la seconda manifestazione del settore negli Stati Uniti, subito dopo quella di Pebble Beach. Giunto alla 21esima edizione, l’evento si terrà presso il prestigioso Golf Club locale e accoglierà oltre 30.000 visitatori provenienti da tutto il mondo. Per la seconda volta consecutiva, l’Alfa Romeo parteciperà a questa manifestazione con vetture d’epoca e attuali modelli in produzione, secondo quell’indissolubile legame tra passato e presente che appartiene alla sua leggendaria storia ultracentenaria. In dettaglio, la monoposto di Formula 1 BT45, vera e propria regina del Concorso di Eleganza, sarà affiancata da alcune Alfa Romeo di ultima generazione tra cui la 4C, nelle versioni Coupé e Spider, e la Giulia Quadrifoglio con motore di derivazione Ferrari. Inoltre, sarà possibile guidare la 4C Spider.
Monoposto leggendaria
La Brabham BT45, dotata di propulsore Alfa Romeo, sarà la protagonista della categoria “Auto di Hans Stuck” con cui la rassegna statunitense rende omaggio in questa edizione al pilota tedesco. Proprio con una Brabham-Alfa Romeo, infatti, Hans-Joachim corse il Gran Premio degli Stati Uniti nel 1977 davanti a oltre 100.000 spettatori. Disputata a Watkins Glen, la gara vide Stuck partire dalla prima fila, superato solo dal campione in carica James Hunt. Dopo 14 giri, la BT45 si ritirò per un problema tecnico, senza nulla togliere alla gara perfettamente condotta dal pilota tedesco che si dimostrò un vero maestro nella guida sotto la pioggia.
Motore 12 cilindri boxer
L’affascinante storia di questo bolide comincia nel 1975, dopo il Titolo Mondiale Marche vinto dalla 33 TT12 nello stesso anno. L’Autodelta, reparto corse dell’Alfa Romeo, decide infatti di entrare in Formula 1, attraverso la fornitura del motore 12 cilindri boxer da 500 CV della stessa 33 al team inglese Brabham. Il 26 ottobre 1975 viene presentata alla stampa, sulla pista sperimentale Alfa Romeo di Balocco, la cosiddetta “Brabham-Alfa”. La vettura, che prenderà parte al Campionato Mondiale di F1 del 1976, mantiene la livrea Martini Racing, ma il colore di base, in virtù dei motori della Casa di Arese, passa dal bianco al rosso. Tutta l’operazione viene gestita dall’Ingegner Carlo Chiti, patron dell’Autodelta, e da Bernie Ecclestone, all’epoca proprietario del team Brabham. Gordon Murray, un nome che non ha bisogno di presentazioni, è il progettista della vettura. Vettura costruita attorno all’ingombro del motore “piatto” dell’Alfa Romeo e caratterizzata da due periscopi laterali per l’alimentazione del dodici cilindri. Nel 1976 i piloti ufficiali della Brabham BT45 sono Carlos Reutmann (ARG) e l’astro nascente Carlos Pace (BRA), mentre Larry Perkins (AUS) e Rolf Stommelen (GER) disputano solo alcune gare. Questa prima stagione della “Brabham-Alfa” è da considerarsi di “rodaggio”. A quest’ultimo riguardo, i tre quarti posti conquistati (due da Pace e uno da Reutmann) sono i risultati più rilevanti.
Nel 1977 la svolta
La Brabham-Alfa Romeo BT45-B, dedicata alla stagione 1977 ed evoluzione della precedente monoposto, comincia nel migliore dei modi. Al Gran Premio d’esordio, ossia quello d’Argentina, Carlos Pace termina secondo, mentre il compagno di squadra John Watson (GBR) occupa per una decina di giri la testa della corsa. Pace ha una prestazione brillante anche nel Gran Premio del Brasile, quello di casa, ma poi è costretto al ritiro. Purtroppo a marzo il team Brabham e l’Alfa Romeo sono scossi dalla tragica scomparsa, in un incidente aereo, dello stesso Carlos Pace. La squadra ingaggia quindi il pilota tedesco Hans-Joachim Stuck, che durante la stagione conquista due terzi posti a Hockenheim (GER) e Zeltweg (OST). Stuck dichiara tutta la sua emozione di poter correre su una monoposto con motore Alfa Romeo. Sono proprio quelle vetture contro le quali suo padre si era battuto, al volante delle argentee Auto Union negli Anni Trenta.
A Monza, durante le qualifiche del Gran Premio d’Italia, nell’abitacolo della rossa monoposto inglese con motore Alfa Romeo si accomoda anche Giorgio Francia, valoroso pilota collaudatore della Casa di Arese. Dal canto suo John Watson termina la stagione con il secondo posto al Gran Premio di Francia (Digione), come miglior risultato. Il propulsore Alfa Romeo verrà alloggiato sulle monoposto inglesi fino al 1979 (con altre architetture) e al volante ci sarà anche un Campione come Niki Lauda. Le monoposto Brabham Alfa avranno alterne fortune (due gran premi vinti nel ’78) e la sperimentazione di soluzioni tecniche innovative (come la BT46 “fan-car” del G.P. di Svezia nel ‘78 sul circuito di Anderstorp vinto da Niki Lauda). Al termine degli Anni 70 si conclude la collaborazione tra il marchio italiano e la Casa inglese. L’Alfa Romeo decide di realizzare una monoposto di Formula 1 tutta in proprio, che in gergo viene battezzata “Alfa-Alfa”. Ma questa è un’altra storia.
Gian Marco Barzan
Caratteristiche tecniche motore Alfa Romeo boxer 12 cilindri F1 *
Alesaggio x corsa mm: 77x 53,6
Numero cilindri: 12 a V di 180°
Cilindrata cc: 2.993
Rapporto di compressione: 11:1
Potenza: oltre 520 CV DIN
Regime max giri/min.: 12.000
Coppia max: 324 Nm (33 kgm)
Regime di coppia max giri/min.: 9.000
Numero valvole per cilindro: 4
Numero assi a camme in testa: 4
Comando valvole: a doppie molle e bicchierini
Peso: 175 kg
Capacità serbatoio olio: 12 litri
Lunghezza: 780 mm
Larghezza: 720 mm
*fonte: libro Alfa Romeo tutte le vetture dal 1910 di Luigi Fusi, Emmetigrafica Editrice
Mitica Brabham!