Audi R8 Spyder : V10… e lode!
540 CV, 0-100 km/h in 3”6/10, velocità massima 318 km/h. La nuova Audi R8 Spyder con motore V10 aspirato, svelata in questi giorni al Salone di New York, coniuga prestazioni elevatissime con il fascino senza tempo della guida open air. Il tutto all’insegna di un design accattivante.
Sound da brivido
Il rombo possente della nuova Audi R8 Spyder è assicurato dal potente motore V10 5.2 litri centrale, a doppia iniezione (diretta e indiretta). Una “musica” adrenalinica enfatizzabile tramite l’impianto di scarico sportivo opzionale, con terminali in nero lucido. Tra le peculiarità del V10 Audi spicca la lubrificazione a carter secco, sistema che approvvigiona costantemente d’olio il propulsore anche nelle forti accelerazioni laterali e longitudinali, nonché nelle staccate al limite tipiche della guida in circuito. “Con una risposta all’acceleratore istantanea, una ripresa rapida e un sound inimitabile, il 5.2 V10 FSI aspirato della nuova Audi R8 Spyder assicura emozioni allo stato puro”, dichiara Stefan Knirsch, Responsabile dello sviluppo tecnico.”Rispetto alla R8 Coupé, il sound della sportiva high performance scoperta è adesso ancora più intenso e percepibile” ha concluso Knirsch.
Trazione integrale quattro intelligente
In simbiosi con il motore V10 opera un velocissimo cambio S tronic doppia frizione, a 7 rapporti. Quest’ultimo trasmette la potenza ad un sistema di trazione quattro di nuova concezione, con frizione a lamelle ad azionamento elettroidraulico sull’assale anteriore. La frizione della trazione integrale, che viene raffreddata a liquido per garantire costantemente le massime performance, distribuisce le coppie di trazione in maniera completamente variabile a seconda della situazione di marcia (fino al 100% sull’assale anteriore o sull’assale posteriore). La regolazione intelligente è integrata nel sistema Audi drive select, che dispone di quattro modalità di funzionamento: da marcatamente dinamica a orientata al comfort. Infine, in presenza del volante in pelle Performance R8 opzionale, si aggiungono altri tre programmi di marcia denominati dry, wet e snow.
Comandi su misura del pilota
I sistemi di comando sono totalmente orientati verso il guidatore. Grazie a tasti multifunzionali e pulsanti a satellite, il pilota può azionare tutte le principali funzioni senza staccare le mani dal volante, né distogliere lo sguardo dalla strada. L’Audi virtual cockpit da 12,3 pollici, completamente digitale, illustra tutte le informazioni con una raffinata grafica 3D e anche mediante una speciale visualizzazione performance, comprensiva di tutti i dati relativi alla dinamica di marcia. Il sistema di navigazione MMI plus con MMI touch si caratterizza per una modalità di utilizzo semplice e intuitiva e, come avveniva per la precedente generazione della R8 Spyder, include i microfoni sulle cinture di sicurezza.
Alluminio e carbonio per l’Audi Space Frame
La nuova Audi R8 V10 Spyder vanta un peso a secco di 1.612 kg. Merito della sua robusta e nel contempo leggera architettura, costituita da un Audi Space Frame (ASF) di nuovo sviluppo, con struttura multi materiale in alluminio e carbonio. Le parti in alluminio costituiscono il 79,6% del totale. Queste creano un’intelaiatura che, rispetto alla R8 Coupé, è stata rinforzata in modo mirato soprattutto a livello di longarine sottoporta, montante anteriore e cornice del parabrezza. Inoltre, innovativi metodi di costruzione hanno consentito di ridurre del 10% il peso dei singoli componenti. Conseguentemente, la carrozzeria (estremamente rigida) pesa appena 208 kg, a fronte di una rigidità torsionale incrementata del 50% rispetto al modello precedente.
Pratica e leggera capote in tessuto
La R8 Spyder ha una capote in tessuto leggera che confluisce in due pinne. Queste mettono in tensione il tessuto e si armonizzano perfettamente, insieme al grande vano copri capote, con la linea atletica della supercar Audi. Un sistema di azionamento elettroidraulico apre e chiude la capote in 20 secondi, fino alla velocità di 50 km/h. Il lunotto, incassato nella paratia, può essere estratto e fatto rientrare. Infine, se tutti i cristalli sono sollevati, in marcia il vento scivola sopra la carrozzeria senza provocare turbolenze nell’abitacolo. Un modo per “ascoltare” ancor meglio il sound del V10, uno dei sempre più rari motori aspirati di elevata cubatura e altissimi regimi e anche per questo entusiasmante come pochi altri.
Gian Marco Barzan
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