GP Australia – dietro le Mercedes, Ferrari sul podio – Spavento Alonso
La prima gara di Formula 1 della stagione offre molti spunti. Vince Rosberg, Vettel terzo nonostante lo svarione “nei campi”. Alonso, che spavento!
Il Mondiale di Formula 1 riparte dunque nel segno Mercedes, ma indica pure delle Ferrari sostanzialmente competitive. La griglia di partenza determinata dal nuovo sistema di qualifiche introdotto quest’anno, prometteva già battaglie ravvicinate.
A Melbourne, in una gara ricca di colpi di scena, vince Rosberg davanti al compagno Hamilton, ma la Ferrari c’è. A lungo hanno dettato il passo. La Rossa con Vettel porta a casa il terzo posto; avrebbe potuto fare meglio, ma il segnale di sfida è lampante.
Non è arrivata la vittoria alla quale ambiva “presidente” Marchionne ed anzi, non sono mancate le preoccupazioni: Kimi Raikonnen ha avuto un guasto al motore con tanto di fiammata (tutti sudati ai box) e nel finale Sebastian Vettel è andato per campi a fare il tosaerba e ha perso la possibilità di contrastare Lewis Hamilton.
Di fatto, la scuderia tedesca non ha passeggiato come nel 2015. Però, anche faticando il team campione del mondo riesce a fare doppietta. Le forze in campo si capiranno strada facendo, a partire dal Gp in Bahrein, tra due settimane.
Registriamo che quelli di Mercedes rimangono il team favorito alla distanza, grazie anche all’affidabilità. Ferrari può reggere bene il confronto specie se riuscirà a dimostrarsi affidabile dall’inizio alla fine della gara e ad evitare soprattutto errori di valutazione e incertezze (come nel finale, costati il sorpasso di Hamilton ai danni di Vettel). Da verificare con precisione i problemi alla monoposto di Raikonnen, finita in fiamme (pare per un guaio al turbo).
Luci e ombre, quindi, per i tifosi del Cavallino.
Quarto posto per la Red Bull di Ricciardo davanti a Massa, alla esordiente Haas di Grosjean (vale come una vittoria), Hulkenberg, Bottas e alle due Toro Rosso di Sainz e Verstappen che chiudono la classifica a punti.
Paura per Alonso che al 18° giro finisce fuori pista; toccato dalla Haas di Gutierrez, si ribalta più volte schiantandosi contro le barriere. Fortunatamente illeso lo spagnolo che è uscito con le sue gambe dalla monoposto, andata completamente distrutta.
Immediata la sospensione della gara con tutti i piloti ritornati ai box, episodio che in un certo senso ha segnato da spartiacque durante la gara.
Sottotono la “prima” della Renault: soltanto undicesimo Palmer, dodicesimo Magnussen. Non è nemmeno cominciato il Gp di Danill Kvyat che dopo i problemi in qualifica è stato costretto al ritiro ancora prima del via per un guasto alla sua Red Bull, rimasta ferma al termine del giro di schieramento.
La partenza delle Rosse è bruciante: Vettel sfreccia subito davanti alle due Mercedes che cedono il passo dinnanzi alle SF16- H del tedesco e di Raikonnen. Il campione del mondo Hamilton finisce addirittura al sesto posto, bloccato dalla frenata di Rosberg e superato pure da Verstappen e Massa che gli sfilano via in accelerazione alla prima curva (foto Ferrari Studio Colombo).
Il Gp si è messo benissimo per le due Rosse che hanno puntato su un set di gomme supersoft con l’intento di giocarselo nel finale. La nuova situazione ha messo invece in difficoltà il team Mercedes che puntava a fare il vuoto sui rivali con l’obiettivo di gestire il margine di vantaggio con tranquillità. Al 12° giro è stato Rosberg a rompere gli indugi, montando gomme soft.
La Ferrari ha risposto facendo montare a Vettel un secondo treno di supersoft. Nel frattempo Hamilton, scavalcato Massa, non riusciva a liberarsi di Verstappen ed al 16° giro ha deciso di cambiare strategia montando gomme medie e puntando ad arrivare alla fine. Detto dell’incidente di Alonso al giro successivo, la direzione corsa ha chiamato la bandiera rossa e i piloti sono rientrati ai box per permettere la rimozione delle due vetture. La gara è poi ripresa dopo 20 minuti, dietro alla Safety car con Vettel davanti a Rosberg che ha approfittato della sosta per mettere pure lui gomme medie. I ferraristi hanno invece mantenuto la stessa tattica, al contrario dei rivali: a conti fatti un errore pagato a caro prezzo.
Al 23° il “KO” di Raikonnen che è rientrato ai box con la bancata sinistra in fumo smorzando l’entusiasmo dei ferraristi: non appena parcheggiata la vettura, è dovuto intervenire un commissario con l’estintore per estinguere il fuoco che fuoriusciva dalla presa d’aria sopra il casco. Peccato perché in quel momento il finlandese era terzo, dietro Vettel e Rosberg.
Il momento cruciale al 35° giro: con le Mercedes obbligate alle gomme medie per andare fino al traguardo, Vettel è rientrato per montare il suo ultimo set di gomme, ovviamente soft, per tentare la grande rimonta. Sosta non impeccabile però, con un piccolo ritardo nel fissaggio della ruota anteriore sinistra da parte dei meccanici che ha fatto perdere parecchio tempo al tedesco, nel frattempo superato anche da Hamilton in rimonta con Rosberg ormai irraggiungibile. Vettel ce l’ha poi messa tutta a recuperare lo svantaggio accumulato ma non è riuscito a passare l’inglese.
Un buon podio per la Rossa, diverso per come ottenuto e quanto dimostrato rispetto a quello dello scorso anno, anche se prevale il rammarico per l’occasione persa.
Incidente terrificante – Alonso : che paura!
Grande spavento per Fernando Alonso. Il pilota McLaren è uscito fuori pista nel corso del 18° giro del Gp di Melbourne quando la sua monoposto è entrata in rotta di collisione con la Haas del messicano Gutierrez (anch’egli ritirato). La vettura ha iniziato a piroettare prima di schiantarsi contro le barriere a bordo pista. Immediata la sospensione della gara, ripresa dopo 20 minuti. Ciò ha condizionato la gara, ma la cosa più importante è che Alonso sia comunque (miracolosamente) illeso, uscito con le sue gambe dalla vettura completamente distrutta. Un lieto fine ad un episodio che per un attimo ha fatto tremare.
Hanno detto in Ferrari
Maurizio Arrivabene: ”Abbiamo fatto una buona prima parte di gara, poi c’è stata la bandiera rossa, ma non dobbiamo prenderla come una scusa. Questo ci insegna che i conti si fanno alla fine. Quanto è successo oggi deve servirci come lezione per fare ancora meglio, ad iniziare dal Bahrain, con ancora più umiltà e determinazione”.
Sebastian Vettel: “Certamente è stata una gran bella partenza: ero molto felice di essere scattato meglio delle due macchine davanti a me, mi ha ricordato lo scorso anno in Ungheria. E’ stato bello vedere Kimi fare lo stesso, perché dopo essere passati in prima e seconda posizione, da lì abbiamo dettato il passo. La bandiera rossa non ci ha aiutato, ma ad essere onesti la cosa più importante in quel momento era che Fernando ed Esteban stessero bene. Fermare la gara è stata la decisione giusta. Quando sono passato in quel punto ho visto i detriti in pista. Naturalmente le aspettative sono più alte, dopo una stagione già buona come quella passata c’è la voglia di colmare il divario. Ieri eravamo un po’ più lontani, oggi ci siamo avvicinati. Nel complesso è stata una grande gara, ho dato il massimo fino alla fine, e non volevo finire fuori pista, ma poi ho fatto il tosaerba. Così non dovrò farlo la prossima settimana quando sarò a casa! Certo però che oggi avremmo voluto un risultato migliore”.
Kimi Raikkonen: “Oggi nella prima parte di gara siamo andati molto bene, ma a un certo punto ho perso potenza e sono stato costretto a ritirarmi. Non so esattamente cosa sia successo, non credo che il problema fosse legato al motore, perché era ancora acceso. Deve trattarsi di qualcos’altro. E’ un vero peccato, per tutta la squadra. Dopo i test invernali ci eravamo fatti l’idea di essere a un buon punto, ieri era stata una giornata strana, con condizioni e circostanze particolari, quindi sapevamo che le differenze di tempo in qualifica non erano reali. La mia macchina si è comportata bene, era veloce e avevo un buon feeling, ma ovviamente dobbiamo finire le gare. C’è ancora del lavoro da fare”.
Andrea Sicuro
Mi aspettavo di più da Vettel…