Marchionne il più bravo nel far sorridere gli azionisti
Da un’indagine sulle società quotate nel nostro Paese da Harvard Business Review Italia, a guidare la classifica dei CEO piú bravi e performanti d’Italia è il nome di Sergio Marchionne, amministratore delegato del Gruppo FCA Fiat Chrysler Automobiles.
Da quando il manager l’italo-canadese è stato nominato AD, in dieci anni ha trasformato un’azienda ormai quasi cotta, ma ancor più sarebbe riuscito ad assicurare agli azionisti un rendimento complessivo del 251%.
La valutazione considera un arco temporale che va fino a neanche metà 2015. Il neo è l’America Latina, dove gli investimenti non hanno ancora dato frutti e la perdita commerciale è evidente (-30%). Ma la crescita in Europa e Nord America è il vero fiore all’occhiello.
La selezione tiene conto soprattutto di due punti chiave, il rendimento aggiustato per settore e l’andamento della capitalizzazione della società in Borsa.
Nell’indagine redatta da Harvard Business Review Italia e Insead di Fontainebleau, a seguire Marchionne nella top 5 dei manager performanti si trovano Alberto Vacchi quale presidente di Ima, Massimo Doris, ceo di Banca Mediolanum, e Motta di Banca Generali. In questo momento, forse troppi banchieri.
Marchionne il più bravo e performante d’Italia, quindi, il più capace nell’aprire il sorriso ad azionisti e investitori.
L’impegno allargato in Ferrari ha esaltato le abilità nel business di Marchionne ma anche la sua tendenza a essere criptico. Un giorno non lesina critiche alla “Rossa”, un altro giorno la vede straordinaria e pronta alla “pole” dalla prima gara. Intanto lascia intendere, “a dosi controllate”, i lavori per un rientro di Alfa in F1. Qualcosa che da immaginazione sta avvicinandosi alla realtà. Questioni di marketing e soldoni.
Quanto al mercato, le fresche dichiarazioni di Marchionne al Salone di Ginevra sono un ulteriore esempio delle sue funamboliche capacità di portare le attenzioni dove gli interessa: – da ora aspettatevi continue novità – è il sunto della traduzione del discorso, mirato ad alzare le attenzioni verso i brand del Gruppo.
Il problema è l’America Latina…