Opel Astra è Car of the Year 2016 – Ma Volvo si consola bene

Tra le sette finaliste arrivate a contendersi il premio di Car of the Year 2016 svetta la Opel Astra – e non era per nulla scontato -. L’ambito award consegnato al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra è il risultato delle scelte di una giuria rappresentante 22 Paesi. Delle oltre 40 vetture in lizza si è arrivati alla resa dei conti finale.

Opel Astra è Car of the Year 2016 grazie alla conquista di 309 punti, neppure molto più della seconda classificata, la Volvo XC90 con 294 punti. La Mazda MX-5 ha seguito con 202 punti (ma la nuova roadster nipponica ha giò messo in tasca un buon gruzzolo di riconoscimenti).

La compatta della casa di Rüsselsheim (trofeo consegnato a Karl-Thomas Neumann, CEO di Opel Group) ha comunque battuto altre rivali di peso, come Audi A4, Jaguar XE, Bmw Serie 7, a parte Skoda Superb.

Il premio di Auto dell’Anno d’Europa, dal 1964, è stato conquistato da Opel cinque volte: la prima con la Kadett e la precedente nel 2012 con Ampera.

Per Opel Astra hanno giocato a favore sicuramente le 5 stelle nei crash test Euro NCAP, ma anche l’offerta del sistema di connettività e assistenza OnStar e altre funzionalità da vettura di classe superiore, come i fari intelligenti IntelliLux LED.

 

La Volvo XC90 seconda classificata, ha comunque di che consolarsi. Non solo per la seconda piazza ginevrina. La XC90 infatti, è stata appena incoronata SUV of the Year al UK Car of the Year Awards 2016. La selezione coinvolge editorialisti importanti, inclusi quelli di The Sunday Times, The Telegraph, Top Gear.

Per il premium SUV svedese hanno in ogni caso contato molto il design, la versatilità dei 7 posti (in un corpo vettura di dimensioni non esagerate) e soprattutto le innovazioni tecnologiche, soprattutto per i sistemi attivi e di assistenza, la connettività e la presenza nella gamma del gruppo trasmissione AWD ibrido plug-in.

Ora tocca ai titoli di World Car of the Year che aspettano a New York. Inclusi quelli di Best Performance, Luxyry, Green e Best Design. Un’altra resa dei conti.