Compie vent’anni la Ferrari 550 Maranello
Con il debutto della 550 Maranello nel 1996, la Ferrari torna a proporre una supercar a due posti con il motore 12 cilindri a V anteriore longitudinale. Soluzione questa che vide la sua ultima applicazione sulla 365 GTB/4 “Daytona” del 1968, poi abbandonata a favore del propulsore 12 cilindri boxer posteriore centrale, riguardante le varie 365 GT4 BB, 512 BB, Testarossa, 512 TR e F512M.
485 CV di “pura sinfonia”
In dettaglio, il motore V12 della Ferrari 550 Maranello è un 5.474 cc erogante 485 CV a 7.000 giri/min., nonché un picco di coppia pari a 569 Nm a 5.000 giri/min.. Il sound che ne consegue è meraviglioso come solamente un V12 del Cavallino Rampante riesce a esprimere, dando pienamente la sensazione delle alte performance. Performance che, grazie all’accelerazione 0-100 km/h coperta in appena 4”4/10 e alla velocità massima di 320 km/h, sono tra le più elevate in assoluto a livello mondiale. Non manca, infine, il classico cambio manuale Ferrari con griglia aperta. Si tratta, più specificamente, di un sei marce collocato in blocco al retrotreno al fine di equilibrare i pesi sui due assali (52% davanti e 48% dietro).
Un comportamento straordinario
Nel 1996 non vi è altra supercar in grado di raggiungere un mix di alta tenuta di strada, stabilità e maneggevolezza come avviene per la Ferrari 550 Maranello. In circuito è una macchina che va fortissimo, supera ampiamente 1g di accelerazione laterale in assetto stabilizzato ed è praticamente priva di rollio e beccheggio. A quest’ultimo riguardo, un contributo fondamentale è dato dagli ammortizzatori a controllo elettronico capaci anche di assicurare un comfort da granturismo nei tranquilli viaggi. Inoltre, con la 550 Maranello per la prima volta una Ferrari dispone dell’ASR. Si tratta del primo passo che vedrà negli anni a venire, a bordo delle vetture del Cavallino, una perfetta interazione tra meccanica di assoluta eccellenza ed elettronica avanzatissima.
Stile sportivo ed elegante
La linea della 550 Maranello, opera di Pininfarina, è forse meno spettacolare rispetto alle precedenti Testarossa-512 ma ha molta classe e alcuni sapienti richiami alle Ferrari del passato. Al riguardo, le doppie feritoie laterali sono un omaggio alla 250 GTO, il tre quarti posteriore richiama la 365 GTB/4 “Daytona” e nelle proporzioni vi sono cenni alla 275 GTB. All’interno si ritrova un’atmosfera d’alto artigianato, grazie a rivestimenti in pelle e a due pratiche cinghie dietro i sedili per fissare eventuali bagagli, mentre il cockpit richiama quello degli aerei per completezza d’informazioni. In sintesi, la 550 Maranello è una delle più importanti Ferrari dell’era moderna e darà vita a un “albero genealogico” da cui nasceranno capolavori come 599 GTB, 599 GTO e F12, tutte a due posti e con V12 anteriore.
Gian Marco Barzan