Consumi falsati : Mitsubishi si scusa – sgonfia la bolla e promette verifiche
Un altro “gate”, un’altra vicenda di test e consumi falsati è venuta a galla? Questa volta è in versione Giapponese, scoppiata in casa Mitsubishi. In parte sì, ma non è proprio un “Japangate”: la situazione pare già sotto controllo, anche se con le dovute scuse in tradizione Japan per fare sgonfiare la bolla. L’ammissione è arrivata subito, quanto leste le successive precisazioni in Italia.
Dalla sede, ad ammettere la colpa è stato direttamente il presidente del gruppo, Tetsuro Aikawa, che insieme agli altri manager si è inchinato per esprimere le proprie scuse precedendo la conferenza stampa indetta per spiegare un po’ come sono andate le cose.
“Nel processo di certificazione”, ha dichiarato Aikawa, “abbiamo effettuato i test di consumo di carburante in modo improprio”.”Esprimiamo profonde scuse a tutti i nostri clienti”.
I test falsati servivano a presentare tassi più bassi. Di fatto, le anomalie sono state scoperte nel corso di un controllo interno della casa automobilistica, perché alcni dati non coincidevano. La “manipolazione” avrebbe tuttavia interessato solo l’utilizzo non idoneo dei pneumatici, in modo da rendere più vantaggiosi il rotolamento e l’aderenza (quindi non ci sarebbe da prendersela troppo. Un “falsino”, solo un pochino).
I veicoli coinvolti però sarebbero circa 625.000, dei quali due micro-car vendute con marchio Mitsubishi, eK Wagon e eK Space (147.000), e due prodotti per Nissan dal Giugno 20133, la Dayz e la Dayz Roox (468.000). Sostanzialmente sono veicoli appartenenti alla categoria delle K-Car, cioè delle mini auto con cilindrata entro i 660 cc e con lunghezza non superiore a 3,4 metri, che in quel Paese godono di un speciale trattamento fiscale.
Tutti veicoli venduti in Giappone, quindi, anche se Aikawa ha promesso indagini allargate a modelli consegnati all’estero.
Le precisazione sono arrivate anche da M.M. Automobili Italia Spa, appartenente al Gruppo Koelliker e importatore unico per il mercato Italiano dei prodotti Mitsubishi Motors.
La comunicazione ha voluto ribadire che le rilevazioni dei test falsati sui consumi di carburante riguarda solo modelli di micro-car non commercializzate nel nostro Paese, e precisamente, con marchio Mitsubishi sono indicati eK Wagon e eK Space (la cui produzione è sospesa). Per quanto riguarda il coinvolgimento di Nissan, il rapporto tra i due brand è inossidabile, ma è probabile che sul piatto arriverà l’accordo di una compensazione da parte di Mitsubishi.
Visto che adesso l’importante è allontanare altri dubbi, MMC nominerà un comitato di esperti terzi per la verifica delle modalità di rilevazione su tutta la gamma. I risultati, c’è da starne certi, saranno comunicati al più presto.
Ridicoli! Volontariamente agiscono da criminali e poi chiedono scusa…
Siamo alle solite…
Scusarsi! Come minimo…