Test drive
Se c’è una vettura che sfida mirabilmente le leggi della fisica, questa è la Jaguar F-Pace. Il primo SUV nella storia della Casa di Coventry, infatti, sembra “annullare con un colpo di bacchetta magica” l’altezza e le dimensioni importanti, dimostrando una maneggevolezza nelle curve inarrivabile per ogni concorrente. Abbiamo provato le versioni diesel 2.0 180 CV e 3.0 V6 300 CV, nonché la top di gamma V6 3.0 a benzina Supercharged da 380 CV.
Motore turbodiesel Ingenium 1.999 cc, 180 CV, trazione posteriore e cambio ZF manuale a 6 rapporti. Queste le caratteristiche principali della Jaguar F-Pace 2.0d, versione entry level della gamma che abbiamo provato per prima, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 8”9/10 e di raggiungere la velocità massima pari a 209 km/h. Performance dovute sia alle doti intrinseche del reparto motore-trasmissione, sia al peso a vuoto di 1.665 kg frutto dell’architettura in alluminio dello chassis. In sostanza, tale configurazione restituisce il piacere di cambiate manuali veloci e precise, dimostra un brio notevole del motore in tutte le situazioni e dà i primi indizi circa le qualità eccelse dell’assetto. Il comportamento in curva, infatti, è neutro e la trazione posteriore consente al pilota smaliziato di togliersi parecchie soddisfazioni, pur “con l’occhio vigile” dell’elettronica mai completamente disinseribile.
Per quanto concerne la F-Pace 3.0 diesel, essa adotta un 6 cilindri a V 2.993 cc, sovralimentato mediante due turbocompressori paralleli sequenziali. Potenza e coppia massime sono rispettivamente di 300 CV a 4.000 giri/min. e di 516 Nm a 2.000 giri/min., mentre la trasmissione prevede esclusivamente il cambio automatico ZF a 8 rapporti e la trazione integrale permanente. Molto elevate le prestazioni, come dimostrano i 6”2/10 sullo 0-100 km/h e la velocità massima di 241 km/h. Alla prova dei fatti, il V6 si dimostra molto elastico ai regimi medio bassi, ma è anche in grado di sfoderare una grinta non comune già premendo per tre quarti l’acceleratore. Pregevole anche il cambio automatico ZF, specialmente nella funzionalità manuale la quale permette passaggi di marcia davvero veloci e senza alcun contraccolpo. Quanto al comportamento in curva, l’abbinamento fra la trazione integrale e le raffinate sospensioni (anteriori a doppi quadrilateri e posteriori Integral Link) rappresenta il segreto di una neutralità invidiabile. Il tutto accompagnato dallo sterzo diretto e preciso, oltreché in grado di assicurare un feedback al pilota ancor migliore rispetto al comando della Porsche Macan, concorrente per antonomasia.
A prima vista, mettendosi al volante della Jaguar F-Pace 3.0 Supercharged 380 CV, le prestazioni non sembrerebbero poi così distanti da quelle della 3.0 V6 diesel 300 CV. Ma poi insisti sull’acceleratore un po’ più del dovuto e ti accorgi che non è così, in quanto l’allungo è strepitoso e si raggiungono velocità “supersoniche” in un batter d’occhio. E se ci fossero ancora dubbi, i dati parlerebbero chiaro: 0-100 km/h in 5”5/10, contro i 6”2/10 occorrenti alla V6 diesel. Il sound ,inoltre, è di quelli da far accapponare la pelle, che a sentirlo in lontananza ti aspetteresti di veder passare un coupé basso e affusolato e certamente non un SUV. In sostanza la più potente tra le F-Pace ha tantissimo motore, ma anche un assetto talmente adeguato alle alte prestazioni da non sfigurare affatto nemmeno in pista. D’accordo, le ruote da 22” (!) ci mettono del loro nelle curve più difficili affrontate ad alta velocità, ma è tutto l’insieme a lavorare alla grande; dalle sospensioni all’elettronica, dalla trazione integrale solo quando serve allo sterzo di precisione chirurgica. Senza dimenticare i freni potenti e instancabili.
Sarebbe ingiusto riguardo la Jaguar F-Pace focalizzare il discorso solo sul piano dinamico, poiché il SUV di Coventry sfodera parecchie altre qualità. Al riguardo, la linea è molto probabilmente la più bella ed elegante nell’ambito della categoria, mentre gli interni degli allestimenti più lussuosi hanno uno stile d’alto artigianato “come Jaguar comanda”. Peccato che tra raffinati pellami e legni pregiati vi siano cadute di tono. A quest’ultimo proposito, la parte inferiore della plancia non è certo esempio di alta qualità percepita. Qualità al contrario riscontrabile in molti altri ambiti, compreso il vano bagagli ben rifinito e con tanto di illuminazione a LED. Infine, la F-Pace si dimostra confortevole nei lunghi viaggi, essendo silenziosa, comoda per cinque persone e avendo sospensioni che filtrano a dovere le asperità stradali, perfino in presenza delle ruote da 22”.
Non è un mistero che nel realizzare la F-Pace, i progettisti Jaguar abbiano tenuto in considerazione la Porsche Macan. Ebbene, dopo aver percorso parecchi chilometri al volante di tre versioni diverse, possiamo affermare come sul piano dinamico il primo SUV della Jaguar si comporti ancor meglio. E’ soprattutto un fattore di feeling, poiché in quanto a connessione macchina-pilota la F-Pace non è seconda a nessuno. Così, la sensazione è quella di guidare una F-Type Coupé un po’ più alta del normale, mentre non si può dire altrettanto di una Macan nei confronti della 911.
Gian Marco Barzan
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