Insomma, un film campione di incassi (più ricco australiano in assoluto) che si è guadagnato sei Oscar e come miglior film dell’anno in assoluto ha ceduto solo a Revenant con DiCaprio. Ma sono in molti a sostenere che meriterebbe almeno un pareggio.
Delle parti di primo piano, diremmo fondamentali nel film, le hanno di fatto i veicoli. Se così si possono definire tali sono le stranezze esibite. Auto e moto, truck e ingegnosi macchinari ibridi svelano comunque una buone dose di creatività. Supercorazzati o fantascientificamente armati. Ciascuno è come un personaggio e riesce anche a rappresentare bene la sua parte, l’indole o il servizio da ricoprire. Nella photo gallery ne vediamo una serie, alcuni tratti dal film, alcuni dalla serie fumettistica). Per i Dodge hanno addirittura aperto un club apposito.
Mad Max : Fury Road ha avuto una gestazione difficile. Le riprese cinque volte posticipate solo nell’ultima decade hanno però salvato l’ottima sceneggiatura. Anche se è stata proprio la serie di fumetti Mad Max (e poi di videogame) a confermare che non si trattava di un film a sé ma di un vero sequel della trilogia originale e della saga che ha portato fama a Mel Gibson (nell’ultima foto della gallery, il primo Interceptor è del 1979).
La storia si sviluppa sulla trama già assodata del disastroso futuro che ha distrutto la civiltà umana. L’acqua, ogni fonte di energia, la sopravvivenza si devono conquistare. Adattarsi, ingegnarsi nel muovere mezzi di trasporto e difesa e dare un seguito alla procreazione richiedono spirito battagliero. Tra arretratezze e fantasie post-futuriste, i gruppi, i clan, hanno i loro buoni e i cattivi, audaci e vendicatori. L’ex poliziotto ossessionato, Max, vaga nei confini desertici Fury Road. Ma serve il suo sangue.
Scenografia accurata, tra la Furiosa che guida la blindocisterna, fughe e inseguitori, tempeste e bande assassine, auto super equipaggiate e motociclisti (dietro le pezze della due ruote principe si nasconde una Yamaha R1?). Un lungo cammino molto fantasy ma con qualche spunto di una possibile, futura realtà. Da non trascurare.
Un film folle ma considerato anche “spirituale” per i temi trattati, apprezzato per la scenografia, ma anche per l’ironia e la profondità emotiva. Lodato anche per i particolari ruoli che hanno le donne. L’Americas Film Institutes lo ha inserito tra i 10 migliori film dell’anno.
Il regista e co-sceneggiatore, George Miller, ha già il nuovo atto pronto per le riprese. Visto il grande successo riscontrato, ha lasciato intendere che è anche più che pronto e anche tutto l’impianto organizzativo starebbe già lavorando.
Quali altre creazioni è possibile attendersi? Mha. Di certo la curiosità dei tanti affezionati alla serie non manca. Il titolo del nuovo film potrebbe essere Mad Max : The Wasteland (nome che voleva essere già utilizzato) o Mad Max : L’Imperatore Furiosa. Ma entrambi sono citati come nomi in codice per le riprese. Sul titolo si gioca fino all’ultimo.
Fabrizio Romano
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