Cascati sulle Scissor Doors ? Uno scherzo le portiere scenografiche illusioniste
Il gioco è meglio che duri poco, altrimenti diventa antipatico. Ci siete cascati anche voi sulle Scissor Doors ? Non preoccupatevi; una bufala, uno scherzo quello delle portiere illusioniste. Mini lo ha creato su misura per un prodotto di tendenza campione delle personalizzazioni. Con il nuovo optional di equipaggiamento delle Scissor Doors “inventato” da MINI, entrambi i propositi trovavano senza dubbio ulteriore soddisfazione. Come dicevamo, esaltano l’aspetto scenografico quanto quello funzionale.
Nato come “Pesce d’Aprile”, l’equipaggiamento messo in risalto aveva molte cose che non collimavano. Abbiamo aspettato, poi quando tutto era ormai chiaro, abbiamo provato a vedere “l’effetto che fa”. Convinti del cattivo gusto da parte di Mini che intanto “gongolava”. Ma un paio di insegnamenti arrivano, tanto per chi fa informazione quanto per che ha inventato la bufala e l’ha lasciata passare.
Sostanzialmente si diceva che: “Proporre la carrozzeria con portiere ad apertura a forbice ( appunto Scissor Doors), cambia il look quanto l’utilizzo degli spazi, specie nei parcheggio più stretti”. Il che ci può anche stare. Ma ciò richiederebbe anche profonde modifiche strutturali si pensi solo ai crash test e a tutto lo studio per assorbire le energie d’urto).
Inizialmente l’opzione verrebbe data disponibile solo per la MINI 3 porte, la MINI Paceman e addirittura la nuova MINI Cabrio (in cui montanti e porte hanno cure dedicate); e come se non bastasse Mini alzava ancora il tiro: “questa opzione diventerà disponibile anche per la MINI 5 porte, la Clubman e… senti, senti, come molti hanno esagerato a dire, non solo la Countryman ma una Countryman con sei porte. Sniff, sniff… Tutto a partire dal model year 2017. Il costo dell’optional però già ben specificato: 1.959 euro (se la bella fiancata di una Mini prende una botta chiede di più).
Secondo Mini, il concetto prenderebbe spunto da due “wing doors” che si aprono in senso verticale. E quel prezzo comprendono anche un raffinato azionamento elettroidraulic. Il designer o web master, con uso sapente di CAD avrebbe preso anche le misure dello spazio necessario in parcheggio, decidendo che l’agevolazione dell’accesso a bordo fa guadagnare in larghezza quasi il 30 percento (da 2.681 mm a 1.930 mm).
E non vogliamo abbinarci qualche gadget di tendenza che fa tanto attualità? Ecco la possibile combinazione con aperture a sfioramento e comandi delle porte via smartphone scaricando una già prevista APP chiamata MINI Excitement App.
Nel divertimento secondo Mini ci va anche qualche effetto pirtotecnico, magari con fuochi d’artificio. Così, le “wing doors” non si fanno mancare elementi rigidi di protezione dagli impatti e un sistema di apertura di emergenza a carica esplosiva (nome affidato, “Pyrotechnic Emergency Exit” o PEE). Giusto perché le portiere possano essere sganciate ed espulse entro millisecondi in caso di emergenza, come la capsula di un jet.
Come si cercava di dire, alla fine di tutto ciò si apprendono poche ma utili cose. Per chi fa informazione, che l’attendibilità non va mai data per scontata, anche se la fonte si veste con abiti importanti. Che uscire con una notizia un attimo prima degli altri può essere controproducente se chi ha la responsabilità di scegliere non ci ragiona sopra. Non a caso, noi abbiamo aspettato, intravedendo che qualche stranezza c’era. Che avere un’amicizia in certi ambienti può tornare utile, ma mai fidarsi. Che grandi canali di informazione sono strutturati per buttare in pasto al mondo qualsiasi cosa, il più delle volte senza averne la competenza (e in senso generale, al di là del caso specifico, la qualità di tutti i media deve affinarsi).
Per quanto riguarda invece MINI e il suo giochetto subito “sgamato”, potrebbe venirvi il dubbio che nel mondo del marketing, anche e forse soprattutto, i grandi brand sono disposti a qualsiasi cosa per far parlare di loro. Fino a rasentare il ridicolo. E poi è diventato un po’ come in politica: basta promettere per attirare attenzione.
I tempi cambiano alla grande, ma alla fine esiste sempre una questione di stile. Nel 1938 Orson Welles scherzò alla radio convincendo l’America di un attacco alieno. Un genio virtuoso, come può essere oggi Elon Musk boss di Tesla o come lo era Steve Jobs ideatore del sistema Macintosh. Alec Issigonis, che inventò la Mini, era un gentleman.
Può volare!
Ci mancava solo questa…