Su questa scia Pirelli ha svelato in Portogallo le sue ultime novità. Perché le innovazioni della nuova tecnologia P Zero si ottimizzano e personalizzano in tre varianti – una squadra di P Zero per berline di lusso, le sportive e le supercar estreme.
Tenuta progressiva, usura omogenea, minore resistenza al rotolamento si aggiungono alle particolari attenzioni rivolte alle prestazioni sul bagnato e relativo aquaplaning.
La tecnologia applicata per tre tipologie di veicoli vuole rappresentare l’ideale del “perfect fit”, il pneumatico su misura ad altre prestazioni. Un concetto che vuole arrivare a tradursi in “un pneumatico per ogni specifico modello”.
Pirelli parte forte di 60 omologazioni da parte dei costruttori, che hanno anche collaborato allo sviluppo dei P Zero di nuova generazione. Le esperienze in Formula 1 portano via via la loro influenza.
Il disegno della spalla devo incrementare il confort per le berline, le lamellature alzare il dinamismo delle sportive, fino ad arrivare alle “estreme” il cui contatto a terra è praticamente una slick con leggeri intagli strategici. Ma l’anima è sempre P Zero .
Globalmente, è un mercato Premium che Pirelli vuole tenere ben saldo in mano. A trent’anni dal debutto del primo pneumatico contrassegnato dal marchio, P Zero vuole essere il riferimento.
Gregorio Borgo, general manager operations Pirelli, ha sottolineato nella presentazione: “E’ il prodotto tecnologicamente più avanzato della ricerca Pirelli. Prestazioni che sono taylor made, come un abito di grande sartoria”.