C’è anche il sapore della rivincita dopo la beffa dello scorso anno consumata in quel di Valencia. E chissà anche se l’annuncio in settimana del passaggio del compagno di scuderia Lorenzo in Ducati abbia liberato il Dottore di un fardello psicologico dato dalla convivenza scomoda con il maiorchino in casa Yamaha.
Messi in fila, quindi, Lorenzo e Marquez, secondo e terzo sul podio, ma abbastanza lontani in pista in un week- end che ha visto un unico protagonista indiscusso. Con la “pole” e poi con una corsa sulla scia del numero 46. Jorge ha provato a insidiare Rossi ma non ha tenuto il passo, chiudendo con oltre 4 secondi di ritardo. Quasi mai in gara per il primato Marquez che comunque rimane in testa al mondiale: + 17 su Lorenzo, + 24 su Rossi.
E’ andato via tenendo un ritmo impressionante il Dottore, prendendo un vantaggio poi amministrato saggiamente. A otto giri dalla fine Lorenzo azzarda un recupero, poi si smonta davanti al guizzo di Rossi e i suoi 37 anni suonati, mentre Marquez ha alzato bandiera bianca già da tempo.
Con questa, sono 113 le vittorie di Rossi in carriera, meno 10 per superare Giacomo Agostini. C’è tempo.
Andrea Sicuro