La storia è molto “elaborata” nelle sue molteplici sfaccettature, evoluzioni e interpretazioni. Lo spunto è la passione per i motori che scorre da sempre nelle vene di Giulia De Martino (Matilda De Angelis). Viene da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario.
Ma un giorno tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita. A complicare la situazione il ritorno inaspettato del fratello Loris (Stefano Accorsi), ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida. Saranno obbligati a lavorare insieme, in un susseguirsi di adrenalina ed emozioni che farà scoprire loro quanto sia difficile e importante provare ad essere una famiglia.
Molti i partner che hanno dato il loro supporto alla realizzazione di questo film: da Acisport a Sparco, a Magneti Marelli, Motul, l’autodromo di Imola, e in primo piano Peugeot – coordinati dall’agenzia Qmi, agenzia milanese di entertainment marketing.
Il film è stato in gran parte girato in pista presso alcuni autodromi italiani in occasione degli ACI Racing Week end delle ultime due stagioni, specie in concomitanza con le gare del Campionato Italiano Gran Turismo. Molte delle comparse del film, infatti, sono piloti, meccanici e addetti ai lavori della serie tricolore, il cui supporto è stato importante per la riuscita delle riprese. Acisport ha supportato la produzione fornendo anche assistenza, logistica e personale.
Un ruolo particolare lo ha avuto proprio la Peugeot 205 T16, che Accorsi guida in una gara clandestina mozzafiato ambientata tra i Sassi di Matera – “è una vera e propria leggenda del rally che proviene direttamente dal nostro Musée de l’Aventure Peugeot di Sochaux” – precisa Carlo Leoni, Responsabile Comunicazione Peugeot .
La Peugeot 205 Turbo 16 (e la Turbo 16 EVO) è una vettura predisposta per essere assolutamente competitiva e vincente, con motore centrale e quattro ruote motrici; prodotta in 200 esemplari come richiesto (oltre alle Evo e alle varianti) per l’omologazione nel Gruppo B. Vi derivarono anche la Grand Raid (vittoriosa, tra i vari rally marathon, di due Dakar nel 1987 e 1988) e quindi la Pikes Peak.
Con differenziali autobloccanti e giunto centrale Ferguson, turbocompressore KKK (di cui fu alzata più volte la compressione) e 370 CV si dimostrò la super rivale di Audi quattro e Lancia Delta. Anche la versione con omologazione stradale è una vettura estrema, dall’erogazione brutale e molto impegnativa da guidare.
In questo film Accorsi, che ha voluto cimentarsi nel guidare le auto da corsa per ricorrere, progressivamente, il meno possibile alla controfigura, ha avuto un maestro d’eccezione: Paolo Andreucci : nove volte Campione Italiano Rally e amatissimo pilota ufficiale di Peugeot Sport Italia. Andreucci è stato anche lo stuntman dell’attore nelle scene più difficili e virtuose. Un aneddoto: Accorsi mi ha raccontato che mentre giravano il film, si è trovato con sempre più persone e piloti che andavano a fargli i complimenti… “fortunato, hai Andreucci che ti insegna a guidare!”.
Veloce come il Vento è un esempio della ormai consolidata collaborazione di Peugeot con Stefano Accorsi, che della casa del Leone è brand ambassador ( insieme, per esempio, anche per Best Technology Peugeot con gli spot di Accorsi e la realtà virtuale tridimensionale immersiva).
Tra gli altri sponsor, Sparco, che ha costruito il suo know-how anche con la velocità e l’adrenalina delle corse. Per “ Veloce come il Vento ” sono state realizzate le tute che accompagnano Giulia nelle gare in pista, personalizzate a mano dalle cucitrici che lavorano nello stabilimento di Volpiano. Oppure Magneti Marelli. “Ci siamo affiancati al progetto di “Veloce come il Vento” perché ci ha colpito la serietà e la profondità dell’approccio di Fandango e di Matteo Rovere nel ricostruire e nel raccontare il mondo dello sport motoristico, in cui Magneti Marelli è presente da sempre” – ha affermato Michele Bellone, Marketing Communication Manager di Magneti Marelli.
Foto apertura Andrea Pirrello
Fabrizio Romano