Per le Ferrari va pure peggio nel Principato di Monaco in un week-end segnato dal maltempo e dalle disastrose qualifiche di sabato (ancora una volta…). Senza un deciso cambio di rotta, per il team di Maranello questa entrerà nel novero delle annate di transizione. Se non si buttano fuori da sole, almeno una Mercedes scappa sempre.
Con la sua monoposto argentata Rosberg questa volta recita la parte del comprimario e conclude con un anonimo settimo posto, superato persino da Hulkenberg, ma intorno a lui fanno a gara tra chi la combina più grossa. Raikonnen, secondo in classifica generale, va a sbattere da solo con l’ala anteriore che gli è rimasta incastrata sotto e si vede costretto al ritiro. Vettel manca il podio, beffato dalla Force India di Perez, così che la Ferrari per la prima volta in stagione non va a podio.
I rimpianti maggiori ce li ha però Ricciardo che non porta a casa una vittoria che sarebbe stata meritata per un errore banale al pit stop, quando i meccanici della Red Bull sbagliano a portare le gomme per il cambio. L’australiano, che partiva dalla pole, viene così superato da Hamilton e non riesce più a riprenderlo dovendosi accontentare di un secondo posto dal sapore amaro. Detto della giornata no di Verstappen (tantissimi elogi per lui dopo il trionfo di Barcellona gli costano il ritiro a metà gara dopo aver sbattuto in zona Casinò vanificando una grande rimonta).
Con questo successo Hamilton si porta a soli 24 punti dal compagno Rosberg, dando agli occhi dei neutrali, la consapevolezza che il titolo è una questione di casa Mercedes, soprattutto se il livello della concorrenza è questo. Sorridono anche le McLaren con Alonso quinto e Button nono, e le due Force India; a punti anche Sainz con Toro Rosso e Massa con la Williams.
Andrea Sicuro