La ricerca è realizzata in collaborazione tra Nissan Arc Ltd., consociata Nissan, l’Università di Tohoku, l’Istituto Nazionale per la Scienza dei Materiali (NIMS), e l’Istituto di Ricerca Giapponese sulla Radiazione Sincrotronica (JASRI).
Si basa sullo studio della struttura del monossido di silicio amorfo (SiO), ritenuto la chiave per incrementare la capacità delle batterie agli ioni di litio (Li-ion) di prossima generazione, per comprendere e sfruttare meglio la struttura dell’elettrodo durante i cicli di carica.
Il silicio (Si) può trattenere maggiori quantità di litio rispetto ai materiali basati sul carbonio, ma in forma cristallina la sua struttura tende a deteriorarsi con i cicli di carica, influendo così sulle prestazioni. La struttura, a quanto pare non ancora ben conosciuta, del SiO amorfo, è invece resistente a tale deterioramento. La sua struttura atomica non era ancora ben precisata La nuova scoperta mostra la sua capacità di conservare un maggior numero di ioni di litio, a vantaggio delle prestazione della batteria.
Un altro importante passo verso la prossima generazione di batterie a ioni di litio ad alta capacità. “Diventerà certamente una delle nostre tecnologie principali e contribuirà ad incrementare l’autonomia dei futuri veicoli a zero emissioni” ha dichiarato Takao Asami, Senior Vice President Nissan Motor Co., Ltd. e Presidente di Nissan Arc Ltd.
“Nissan sta esplorando un’ampia gamma di sorgenti di energia per i veicoli del domani e noi confermiamo il nostro ruolo investendo continuamente in tecnologia e mobilità intelligente,” ha aggiunto Daniele Schillaci, Executive Vice President, Global Sales & Marketing, Zero Emission Vehicle and Battery business. La notizia è stata riportata anche sul giornale on line britannico di scienze multidisciplinari “Nature Communications”.
Ricordiamo che qualche giorno fa Nissan Motor Co. ha acquisito il 34% in Mitsubishi Motors per 237 miliardi di yen. Una strategia che rafforza la collaborazione degli ultimi cinque anni. Nissan e MMC hanno deciso di cooperare in alcuni settori tra cui le piattaforme per veicoli comuni, la condivisione di tecnologie, l’utilizzo congiunto degli impianti produttivi e le strategie commerciali nei mercati in crescita.