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Anche in Russia la F1 parla Mercedes – Podio per la Rossa rimasta

GP RUS F1Per Ferrari è ancora podio. E’ questa sembrerebbe una notizia appagante. Non fosse che il gioco all’autoscontro ne fa fuori ancora una. Contro le Frecce d’Argento a Maranello devono alzare bandiera bianca. In Russia con Kimi Raikkonen c’è una Rossa che va ancora a podio, come è sempre capitato in stagione, ma a non lasciare tranquilli i tifosi di Maranello è la sensazione di impotenza nei confronti della Mercedes.

Nico Rosberg vince ancora, quarta vittoria su quattro GP, e quasi non fa più notizia. Come purtroppo non fanno più notizia gli alti e bassi della Rossa che, va detto, ha anche un conto aperto con la fortuna.

Anche stavolta i piloti della Scuderia Ferrari non riescono a terminare entrambi una gara, lasciando sul piatto punti pesanti. Le Frecce d’Argento sono già lontane in classifica nonostante manchino ancora tante gare da qui alla fine e, in teoria, il tempo per colmare il gap ci sarebbe pure. Rosberg comanda con 100 punti, seguito da Hamilton a 57 e Raikonnen a 43. Ma lo strapotere dimostrato dalla scuderia tedesca in questo avvio di stagione è evidente: il titolo pare sempre più una corsa a due (con Rosberg nettamente favorito) e solo un suicidio Mercedes potrebbe rimettere davvero in gioco la Ferrari. Serve un notevole ottimismo per intravedere uno scenario del genere.

Quasi come uno scherzo del destino, come a Shangai, ancora una volta ci si è messo di mezzo quel Kvyat (penalizzato) che, con una manovra azzardata, ha tamponato Vettel mettendolo fuori gioco dopo neanche un giro di pista. Il tedesco buca la sua posteriore destra, va in testacoda e finisce contro il muro.

I segnali premonitori di un week-end tribolato per la Rossa c’erano stati tutti: prima la sostituzione del cambio di Vettel, poi le cattive qualifiche di Raikonnen e poi il forfait di Seb.

Alla fine è riuscito a Kimi salvare l’onore della Ferrari con un terzo posto che da buon risultato diventa magra consolazione con le Frecce lontane anni luce. Ad oggi il piatto piange e non poco.

Rosberg intanto vince e lo fa con una facilità quasi disarmante: in testa dal primo all’ultimo giro, senza che nessuno alle sue spalle sia mai stato in grado di insidiarlo. Ottima la prova di Hamilton che rimonta cinque posizioni al via e si porta dietro al compagno. Soltanto un problema tecnico (l’ennesimo di questo week- end) gli impedisce di tentare una rimonta che avrebbe avuto dell’incredibile, quando i secondi di svantaggio da Rosberg erano 7.

Raikkonen non va oltre il terzo posto. Pesano i due sorpassi subiti, uno da Bottas dopo il rientro della Safety Car (entrata in pista a pulire detriti) e l’altro da Hamilton. Kimi rimedia soltanto in parte grazie al cambio gomme passando il connazionale della Williams ma non ci sono più margini per lanciarsi all’inseguimento delle due Mercedes.

Per il resto, da registrare la grande performance delle Williams, che portano a casa un quarto e un quinto posto con Bottas e Massa. Si risveglia Fernando Alonso che ottiene la sesta piazza e il miglior piazzamento da quando è tornato a correre con la McLaren che va a punti anche con Button (10°). Giornata importante anche per la Renault che entra in zona punti (è la prima volta che capita dal suo rientro in Formula 1): Magnussen conclude settimo, davanti alla Haas di Grosjean (il team statunitense si sta facendo strada) e la Force India di Perez.

Andrea Sicuro

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