La tecnologia ” BlueHDi ” è stata adottata progressivamente sui veicoli del Gruppo PSA a partire da settembre 2013, un anno prima dell’entrata in vigore della norma Euro 6, ed è proposta oggi su tutti i modelli Diesel Euro 6 dei marchi Peugeot, Citroen e DS.
Ha permesso di trattare con successo le emissioni inquinanti dei Diesel in un momento in cui proprio per i motori a gasolio molti marchi si sono trovati a scontrarsi con il problema di rientrare in normative particolarmente restrittive. Allinearsi alle richieste per l’omologazione Euro 6 non era semplice.
Il 1600 è di gran lunga il più “commercializzato”. Un modello giovanile e multiruolo come la Citroen C4 Cactus da 100 CV è riuscita ad ottenere un’omologazione di CO2 al di sotto dei 90 g/km con il cambio automatico ETG6 (per un consumo medio di 3,2 litri/100 km), meglio che con il cambio manuale. Una bella spinta commerciale e di immagine arriva anche dalla versione 120 CV, adottata perfino per la piccolina Peugeot 208 in configurazione GT Line.
Il 2.0 180 CV è un po’ “il gioiellino” della famiglia, e dai test di MotorAge.it possiamo dire che ha trovato la sua massima capacità di espressione nelle prestazioni della DS 4 Crossback (in alto) – fresca crossover del brand premium del Gruppo, con 400 Nm di coppia e 113 g/km di CO2 nella combinazione con cambio automatico.
Attualmente il sito di Trémery produce 7000 motori Diesel al giorno, di cui 5000 motori 1.6l (815 000 unità prodotte sin dal lancio nel 2014) e 2000 motori 2.0l al giorno (185 000 unità da settembre 2013).