I moderni sistemi di antifurto hanno senz’altro contribuito a scoraggiare i furti di auto, ma le tecniche diventano sempre più sofisticate e si moltiplicano le organizzazioni criminali che impostano la propria attività allo scopo di esportare dall’Italia i veicoli rubati.
La tipologia ed il numero dei veicoli “prelevati” è variegata, anche se le vetture preferite dai ladri di auto sono quelle “piccole“. Il primato dei furti di auto è della Fiat Panda, Punto e Cinquecento, seguite a ruota da dalla Lancia y e l’inossidabile Fiat Uno.
Tra i marchi premium invece, sempre nel 2015, le più rubate sono state le Audi A3, A4 e Q5, la BMW 320 e la Mercedes A 180. Tra le Suv, le più amate dai ladri sono la Range Rover, sia Sport che Evoque, la Nissan Qashqai, la Toyota RAV 4 e la Kia Sportage.
Le differenze sulla quantità di veicoli rubati sono significative da regione a regione. Purtroppo, il primato dei furti di autospetta al Centro-Sud: Lazio, Puglia, Campania e Sicilia le regioni che più subiscono il fenomeno in rapporto al parco circolante. Però, rispetto al 2014, nel 2015 si è avuto un incremento in zone del Paese di solito tranquille come il Trentino-Alto Adige (+31,62%), la Valle d’Aosta (+23,8%) e la Basilicata (+21,04%) nonostante il dato complessivo nazionale sia calato del 4,75%.
“Il fenomeno dei furti di auto”, evidenzia Massimo Ghenzer – Presidente di LoJack Italia, “ha subito negli ultimi anni una decisa evoluzione con il forte coinvolgimento delle organizzazioni criminali nel business internazionale e il crescente utilizzo di dispositivi tecnologici in grado di sottrarre in pochi secondi veicoli di ultima generazione senza danneggiarli. Per stare al passo con l’evoluzione del fenomeno e contrastarlo efficacemente, LoJack da dieci anni opera al fianco di Forze dell’Ordine e delle vittime, e il suo ruolo di intelligence tecnologica e sul campo è oggi ancora più strategico”.
La continua evoluzione del fenomeno dei furti di auto è sotto accurata analisi, per confrontare le varie esperienze acquisite sul campo e le strategie di contrasto nei confronti di reati che alimentano su diversi fronti il mercato illegale e incidono in modo particolarmente negativo sulla percezione di sicurezza da parte dei cittadini. Auguriamoci che tutto questo lavoro porti davvero a risultati positivi.
La redazione