Mille Miglia 2016. Alfa Romeo, Lancia e Fiat : le leggende ritornano
Sul noto percorso Brescia-Roma-Brescia della Mille Miglia, tornano a sfrecciare le alcune mitiche Alfa Romeo, una Lancia Ardea del 1939 e anche due spider Fiat di grande fascino.
Il Gruppo italo americano partecipa alla rievocazione storica della Mille Miglia con alcune vetture Alfa Romeo, Fiat e Lancia appartenenti alla collezione FCA Heritage, la nuova struttura che coordina tutte le azioni dell’azienda nel settore dell’automobilismo storico.
Alfa Romeo
Sul mitico percorso Brescia-Roma-Brescia della Mille Miglia, tornano a sfrecciare le Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1930, 1900 Sport Spider del 1954 e 1900 Super Sprint del 1956.
La 6C 1750 Gran Sport è il modello leggendario con il quale Tazio Nuvolari e Giovanni Battista Guidotti vinsero la gara bresciana nel 1930. In particolare, quell’anno “il mantovano volante” conquistò il record di 100 km/h di media lungo tutto il percorso. Caratterizzata da un motore 6 cilindri 1750 cc, sovralimentato mediante compressore volumetrico, la Gran Sport è in grado di raggiungere 160 km/h di velocità massima e ha un’elegantissima carrozzeria di Zagato.
Altro splendido modello è la 1900 Sport Spider,una decapottabile a “due posti secchi” prodotta in appena due esemplari. Il motore è il 4 cilindri bialbero dell’Alfa Romeo 1900, elaborato in modo da ottenere 138 CV di potenza massima. Tra le peculiarità di questo propulsore figura la lubrificazione a carter secco; soluzione più unica che rara negli Anni 50 che consente di abbassare il baricentro e assicura il costante approvvigionamento di olio al motore anche nella guida al limite tipica delle corse. Quanto alle prestazioni, grazie anche al peso contenuto a 880 kg e all’ottima aerodinamica, la velocità massima è di 220 km/h. Degna di nota pure la sospensione posteriore a Ponte De Dion che assicura l’appoggio totale del battistrada degli pneumatici nelle curve. Uno schema utilizzato dalla 159 di Formula 1 e che troverà applicazione nella serie a partire dall’Alfetta del 1972.
Invece la 1900 Super Sprint, è una coupé carrozzata da Touring che alla Mille Miglia agonistica fu particolarmente apprezzata da molti gentlemen driver privati. Si tratta della declinazione gran turismo della 1900, vettura che divenne famosa negli Anni 50 anche per lo slogan “la berlina di famiglia che vince le corse”. Particolarmente apprezzabile della 1900 Super Sprint è la tenuta di strada, non molto dissimile a quella di una vettura odierna. Infine, 6C 1750 Gran Sport, 1900 Sport Spider e 1900 Super Sprint provengono dal rinnovato Museo Storico Alfa Romeo di Arese.
Fiat
Pronte a percorrere il tratto Brescia-Roma e ritorno anche due spider Fiat di grande fascino. Si tratta della 508S del 1934, conosciuta come “Balilla Coppa d’Oro, e della 1100 TV Trasformabile.
La 508S deve il suo nome alla vittoria conquistata nella “Coppa d’oro del Littorio” nel 1934. Contraddistinta da parafanghi continui di color rosso, la vettura deriva direttamente dalla Fiat 508 S Balilla Sport del 1933, spider a due posti con capote e ruote a raggi. Il motore è un 4 cilindri di 995 cc anteriore da 30 CV con valvole laterali in testa e carburatore Zenith 30.
Invece la 1100 TV Trasformabile del 1955 è un’affascinante spider 2 posti con calandra cromata, parabrezza panoramico, sedili reclinabili e pneumatici con fasce bianche. Dotata di motore potenziato 1.089 cc da 50 CV con carburatore Weber 36, la vettura raggiunge 143 km/h di velocità massima. Avanzatissime considerata l’epoca le sospensioni a ruote indipendenti sulle quattro ruote con barra stabilizzatrice. Infine, la 1100 TV Trasformabile prese parte a diverse competizioni, Mille Miglia compresa, sempre per iniziativa di privati. All’epoca, infatti, la Fiat non aveva una propria squadra ufficiale.
Lancia
Alla Mille Miglia 2016 prenderà parte anche una Lancia Ardea del 1939, una berlina della prima serie sulla quale viaggerà anche Kasia Smutniak. L’attrice di origine polacca e italiana di adozione è, infatti, ambassador del modello Ypsilon dal 2015. Si rafforza così il legame storico tra Lancia e le donne. L’ Ardea nacque grazie alla volontà e tenacia di Adele Miglietti, vedova di Vincenzo Lancia, che concretizzò l’idea del marito di riprodurre in scala ridotta le linee dell’Aprilia. Nacque così una compatta vettura elegante e maneggevole, caratterizzata da un motore 4 cilindri a V 903 cc erogante 28 CV. L’Ardea conquistò una vittoria di classe nella Mille Miglia del 1947 ed è da considerarsi a tutti gli effetti l’antenata dell’attuale Ypsilon.
Gian Marco Barzan