Il Museo Chrysler riprende vita
Una bella notizia per gli appassionati di auto classiche, motori e vetture d’epoca. Lo storico museo Chrysler riprende vita a disposizione del pubblico, anziché limitato a eventi speciali. Riaprirà ufficialmente i battenti nei giorni del 4 e 5 giugno, dopo quattro anni di attività limitata. Per ora si tratta solo di una sperimentazione che varrà solo per alcuni week-end fino alla fine dell’anno e che ha avuto già il riscontro del pubblico quando sabato 14 e domenica 15 maggio quasi 30mila visitatori sono accorsi in massa per assistere alla riapertura one day only.
La curiosità era quindi davvero tanta e non poteva essere altrimenti visto il prestigio e l’aurea di immortalità che il marchio Chrysler porta con sé. Fino ad oggi i modelli della collezione erano a disposizione del pubblico soltanto in occasione di eventi ed esibizioni speciali come il Woodward Dream Cruise, la più importante manifestazione per automotive capace di attirare quasi 1,5 milioni di persone e 40mila modelli di macchine da tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda al Giappone, e che quest’anno si terrà il 20 agosto. O, per menzionare una kermesse che si terrà più a breve, il ventisettesimo anniversario del CEMA (Chrysler Employee Motorsport Association), il raduno che si svolgerà invece l’11 giugno. FCA US si è impegnatain questa iniziativa. Tutto davvero molto bello ma ciò non bastava a placare la nostalgia dei fedelissimi al marchio Chrysler che avevano bisogno di una presenza continuativa dei modelli a cui erano più legati all’interno del museo, un vero e proprio reperto storico e culturale.
Il Walter P. Chrysler Museum, Auburn Hill, Michigan, inaugurato il 5 ottobre del 1999, è stato il primo museo aperto negli spazi del quartier generale di una casa costruttrice statunitense. I suoi tre piani, per un’area complessiva di 55mila piedi quadrati, fanno parte del complesso che ospita anche la sede centrale di Chrysler ad Auburn Hills, nel Michigan. La peculiarità che rendeva unica la collezione stava nel fatto che la maggior parte delle auto in esposizione non erano di proprietà della casa fondata da Walter Chrysler nel 1925, bensì si trattava di prestiti da parte di collezioni private.
A certificare la bellezza e unicità di questa gamma le 67 vetture in vetrina: accanto a quelle a marchio Chrysler, Jeep e Dodge, vi erano vetture storiche di marchi ormai dismessi ma dal valore storico come DeSoto, Hudson, Nash, Plymouth, Rambler e Willys. Gemme di valore inestimabile come la Rambler Runabout Roadster del 1902, ma anche la Hudson Model 20 Roadster del 1909 e la Willys-Knight 88-8 Touring del 1917, al pari di due Plymouth come Model Q Coupé del 1928 e la P8 Deluxe Convertible del 1939. Accanto a loro, la Willys-Overland Jeep MB del 1943, l’Imperial Southampton Coupe del 1956, la AMC AMX del 1968, ma anche vetture più moderne come la Plymouth Prowler del 1997.
Tutto questo fin tanto che nel 2012 la casa statunitense non ha annunciato di voler acquistare tutte le vetture non di sua proprietà e nel contempo chiudere il museo, con una decisione che ha fatto discutere e non poco, con il dispiacere dei clienti affezionati al marchio. Dispiacere cancellato dalla recente decisione dei vertici Chrysler e FCA US di fare un vero e proprio regalo a tutti gli appassionati dei veicoli a quattro ruote.
Nel dettaglio, i biglietti costano 10 Dollari per gli adulti, 8 per anziani e pensionati, 6 per i ragazzi tra i 6 e i 17 anni mentre fino ai 5 l’ingresso è gratuito. I fine settimana a disposizione per visitare il museo sono quelli del 4-5 e 25-26 giugno, 9- 10 e 16-17 luglio, 6-7 e 19-20-21 agosto, 10-11 e 24-25 settembre, 1-2 e 22-23 ottobre, 5-6 e 19-20 novembre, 17-18 dicembre. L’orario di apertura è previsto sempre dalle 10 alle 16.
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