I cosiddetti “conservatori” invece sostenevano la tesi contraria che le procedure sarebbero andate ancora più al rilento e che soprattutto una fascia più anziana della popolazione avrebbe trovato più complicazioni nel non avere a che fare con il tradizionale modulo cartaceo. La controversia tra automobilisti e operatori del settore è stata risolta dal Tar che ha fatto chiarezza su una materia non semplice da risolvere con una sentenza che farà giurisprudenza.
Intanto rimane ferma la facoltà degli utenti di decidere se disporre dello strumento in formato cartaceo od elettronico. “Il TAR del Lazio ha riconosciuto la piena legittimità del Certificato di Proprietà Digitale introdotto dall’Aci, né avrebbe potuto fare altrimenti, stanti le norme dettate sin dall’emanazione del Codice dell’Amministrazione Digitale” – lo ha dichiarato Giorgio Brandi, direttore del servizio Pra.
La recente sentenza del TAR prevede solo che, nel caso un cittadino ne faccia esplicita richiesta, il Certificato di Proprietà possa ancora essere rilasciato in forma cartacea, utilizzando la modulistica del 1992. Si tratta di una opzione che sembra voler venire incontro alle esigenze di quei cittadini che, per ragioni sociali e o anagrafiche, potrebbero avere in questa fase di transizione delle difficoltà a rapportarsi con il Certificato di Proprietà Digitale.
“La digitalizzazione del Certificato di Proprietà ha, in realtà, come obiettivo principale proprio quello di semplificare la vita degli automobilisti, soprattutto di quelli meno “attenti” alla gestione dei documenti della propria auto. È chiaro, però, che come ogni significativa innovazione, ha bisogno di essere metabolizzata”. – prosegue Brandi.
I vantaggi del CDP digitale sono comunque evidenti. La carta scompare e i certificati, nella loro versione digitale, vengono custoditi negli archivi informatici del PRA, senza alcun onere, né rischio per gli automobilisti. Senza contare che l’utente è assicurato contro il pericolo di frodi per furto, smarrimento o falsificazione. Si può affermare quindi che il CDP digitale ha come obiettivo quello di tutelare le persone contro i rischi per la sicurezza. Il cittadino è allora sempre più al centro del progetto, come dimostra anche un’altra iniziativa targata Aci.
AvvisAci pone invece al centro l’automobilista che, una volta registrato sul sito Aci, sarà informato tramite e- mail o sms ogni qualvolta venga trascritto al PRA un evento relativo a un proprio veicolo, quali ad esempio, la trascrizione dell’Atto di Vendita, l’iscrizione del Fermo Amministrativo, oppure la radiazione da parte dell’Autodemolitore. Inoltre da luglio questo nuovo servizio sarà accessibile anche tramite SPID, ovvero il sistema pubblico di identità digitale. A breve verranno infine attivati anche due ulteriori servizi per i cittadini. Primo, MyCar che dà modo di consultare la situazione fiscale, il CDP Digitale e i dati tecnici del proprio veicolo. In secondo luogo, Infotarga che permetterà, nel caso in cui si acquisti un’auto usata, di verificare se è rubata o radiata oppure per consultarne la valutazione, i costi di passaggio di proprietà, del bollo o chilometrici.
Andrea Sicuro