Ssangyong XLV : la sorella grande si dedica alla famiglia
Anche se il nome non annuncia parentele, la SsangYong XLV è semplicemente la versione allungata della Tivoli. La Casa coreana, impegnata nel suo rilancio sul mercato, lo definisce crossover wagon.
XLV è acronimo di eXtra Lifestyle Vehicle; obbiettivo, aggiungere centimetri a disposizione di passeggeri e bagagli. Per farlo, è stato allungato lo sbalzo posteriore della più compatta Tivoli da cui deriva, cosa che fa guadagnare spazio dietro, ma a scapito del dinamismo e della forma agile, sportiveggiante della sorella. Per il resto è tutto simile: meccanica, pianale, anche il passo di 2,6 metri. Rinunciando a un bel po’ di grazia, con quel posteriore così abbondante, SsangYong è passata dal piglio giovanile della Tivoli a uno decisamente più famigliare. La XLV si rivolge a chi non vuole spendere troppo e ambisce a un veicolo comunque moderno e spazioso.
Con la lunghezza incrementata di 23,8 cm, la capacità di carico del bagagliaio cresce di ben 297 litri rispetto alla Tivoli, per un totale che, con i 5 posti in uso, segna 720 litri (fino al tetto), o fino a 1.440 litri ripiegando le due parti dello schienale posteriore.
Pronta per il debutto in Italia a Giugno (al Salone Parco Valentino di Torino), la XLV mantiene l’impronta di quel design apprezzato sulla Tivoli. Bello il frontale smaliziato. Anche dietro ne replica gli incavi, i gruppi ottici, ma non ne ha lo slancio.
Per i motori si ritrova la gamma dei 1600 – a benzina, bifuel (benzina + gol), a gasolio, con potenza di 128 CV per benzina e bifuel e 115 CV per il Diesel. Con trazione solo anteriore e cambio manuale i prezzi partono dai 18.450 Euro per arrivare ai 26.750 Euro del Diesel nell’allestimento top.
La trazione integrale Active AWD è tanto più interessante visto che prevede pure la funzione “Lock” per il blocco in 4×4. Prevede un plus (in combinazione con le sospensioni posteriori mutilink) di 1.800 Euro. Con motore a benzina e in determinati allestimenti Diesel, bisogna mettere in conto anche il cambio automatico con funzione sequenziale (1.800 Euro).
Cresce sensibilmente il prezzo, ma la polivalenza e la fluidità nella guida salgono a un piano superiore. Il motore a gasolio è sulla carta meno potente, ma il rendimento di coppia fa sembrare più leggera, quasi smagliante la XLV. Lo sterzo ha una calibrazione sport più diretta e il cambio automatico, pur non velocissimo, è gradevole, comodo e per cambiare in manuale basta il tocco della levetta. Il blocco della ripartizione Lock, oltre che sui terreni dissestati, è particolarmente utile per la motricità sui fondi a bassa aderenza e in salita: sabbia, neve. Non è periodo; vedremo di verificarlo. Comunque è attivo il controllo elettronico della trazione, associato all’ESP.
Le dotazioni sono sostanziose fin dal livello di partenza, specie per i sistemi di sicurezza e assistenza attiva. Salendo nella gamma si integrano via via comodità e tecnologie, come il navigatore satellitare, smart key, barre al tetto, i sensori di parcheggio anteriori o la retrocamera. Per gli allestimenti più elevati, interni in pelle, fari xeno, oppure il tetto apribile elettricamente o il tetto in tinta a contrasto (bianco o nero).
Insomma, un altro passo nella strategia di espansione della Casa coreana.
Fabrizio Romano
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