“Tutta la Suzuki è estremamente grata a Vinales per aver contribuito alla crescita del progetto MotoGP e allo sviluppo della Suzuki GSX-RR, e anche per i grandi risultati che sono stati raggiunti” si legge nella nota diffusa da Suzuki che annuncia il divorzio dal catalano – “Il team Suzuki Ecstar continuerà a supportare Maverick in maniera incondizionata fino al termine della stagione 2016, con l’intento di raggiungere risultati ancora migliori nelle restanti prove della MotoGP. Auguriamo a Maverick un brillante futuro”. Contestualmente la Yamaha ha annunciato sul suo sito con un comunicato in due righe l’ingaggio del 21enne spagnolo che in questa stagione sta dando seguito alle promesse che già aveva dimostrato di poter mantenere ai tempi della defunta classe 125cc.
Il talento e la carta d’identità sono dalla sua parte e c’è da scommettere che all’ombra di Valentino a fargli da chioccia non potrà che migliorare. Difficile prevedere che possa essere già competitivo per Mondiale: troppe incognite si agitano sul futuro prossimo della MotoGp.
Intanto chi vincerà quest’anno? Lorenzo saluterà tutti con un altro titolo iridato? O diversamente sarà Valentino a prevalere prendendosi la rivincita dopo la beffa dello scorso anno? C’è sempre il terzo incomodo dato da quel Marc Marquez che può ribaltare i pronostici nella corsa al titolo, come si è visto nei primi Gp. A seconda di come finirà la stagione, ci sarà da scommettere che gli equilibri interni allo spogliatoio sono destinati a mutare considerevolmente. Se vinceranno Marquez o Lorenzo, Rossi vorrà certamente approfittare dell’assenza del compagno per andare a caccia del decimo titolo mondiale che andrebbe a suggellare una carriera pluridecorata.
In caso contrario, il pilota di Tavullia, appagata la propria fame e motivazione, a 37 anni suonati potrebbe accettare più di buon grado un ruolo da comprimario ed aiutare il team nella crescita di colui che lo scorso anno ha vinto il premio Rookie dell’anno per la classe regina e che già ai tempi dell’Aprilia aveva fatto vedere buone cose. Vincitore della classe Moto3 nel 2013, due settimane fa, nell’ultimo Gp di Le Mans, è salito a podio per la prima volta in carriera in MotoGp, giungendo terzo curiosamente alle spalle di Lorenzo e Rossi, vale a dire l’uomo che dovrebbe sostituire alla Yamaha e il suo futuro collega.
L’ultimo punto interrogativo è legato all’età ancora verde dell’attuale pilota Suzuki: sarà già pronto per il grande passo dopo due stagioni soltanto nella classe regina? La prima, quella dell’esordio, si è conclusa al tredicesimo posto mentre quest’anno la crescita è stata esponenziale. Dopo 5 Gp il catalano si trova infatti al quinto posto, piazzamento inimmaginabile a inizio stagione. A prescindere da come finirà la stagione, Vinales ha quindi dimostrato di avere la stoffa del potenziale campione ma sarà sufficiente per confrontarsi con una sfida più grande della Suzuki nella quale le pressioni inevitabilmente aumenteranno?
Domande a cui è difficile ora dare una risposta. Quel che è certo è che dall’anno prossimo la MotoGp non sarà più la stessa e chissà che non esca fuori un campionato ancora più avvincente di quello attuale con nuovi borghesi ad insidiare il regno dell’aristocrazia su due ruote…
Andrea Sicuro
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