Auto connesse: per i clienti sono un’esigenza
Una ricerca dimostra che la maggior parte dei clienti può apprezzare quasi tutto di una vettura, ma non la comprerà se non è sincronizzata con lo smartphone. Un oggetto che, magari senza che ce ne accorgiamo, sta influenzando sempre più le nostre scelte e gli stili di vita anche nel settore automobilistico.
Secondo lo studio di McKinsey and Company, gli acquirenti di auto ammettono di poter essere attratti da un determinato modello – per lo stile, il prezzo, i consumi e le prestazioni di guida – ma di non essere disposti ad acquistarlo se non offre determinate tecnologie di connettività con il cellulare.
La ricerca è stata utilizzata anche da Nissan per determinare l’importanza dei sistemi di infotainment sui crossover come Qashqai, Juke e X-Trail.
La dicono lunga i seguenti dati:
– Il 28% di acquirenti di auto nuove assegna la massima priorità alla connettività rispetto ad altre caratteristiche, come ad esempio i consumi
– Il 13% non acquista una vettura che non sia connessa a internet
– Il 20% potrebbe passare ad un altro marchio di auto per avere una migliore connettività
– La percentuale sale al 41% per i conducenti che passano più di 20 ore a settimana nella loro auto
Come sappiamo, al pari di Nissan gran parte dei grandi brand hanno rivolto significativi investimenti nell’integrazione e sviluppo di queste tecnologie. Ormai considerate di estrema importanza vita la crescente domanda di connettività.
Nissan ha preso in seria considerazione questi dati. A guidare il suo team europeo è Patrick Keenan, noto in azienda come “l’uomo dai 40 telefoni”.
Keenan fa un’osservazione semplice quanto pratica: “Le nuove auto di oggi hanno un ciclo di vita di cinque o sei anni prima che esca una nuova versione, ma un telefono cellulare resterà sul mercato solo meno di due anni prima di essere sostituito. Mantenere automobili e telefoni in connessione tra loro è il punto cruciale del mio lavoro”.
La sua priorità, insomma, è che in fatto di tecnologia di consumo il brand riesca tenere il passo delle evoluzioni, prevedere le tendenze future, in modo che hardware e software Nissan funzionino con la maggioranza dei telefoni in commercio. Oggi è determinante che le auto possano dialogare e replicare sul display (assolutamente un touch screen) con i sistemi iOS di Apple, Android e Window drive. La tendenza per il futuro è che i cellulari adottino invece che una App, il medesimo sistema operativo dei computer, ma si dovrà fare i conti anche con il sistema preparato da Google.
Al Centro Tecnico Europeo di Nissan a Cranfield, nel Regno Unito, i cassetti della scrivania di Keenan sono colmi di di telefoni cellulari per affinare la connettività.
Il suo compito è fare in modo che chiunque entri in uno showroom Nissan in Europa con intenzioni di acquistare una vettura non ne esca perché non si connette come desidera con il suo telefono cellulare.
L’integrazione elettronica di qualità (e con la sicurezza come priorità) si interfaccia con i vari step della guida autononoma, parte del futuro panorama automobilistico. Come altri brand di punta, Nissan sta stringendo i tempi per mettere a frutto gli investimenti nella tecnologia emergente. Con “ProPilot 1.0” (guida autonoma su singole corsie in autostrada) ha programmato il suo debutto in Europa con Qashqai nel 2017.
Ma cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Non tutti… per fortuna
ricordo quando propilot era semplicemente un emulatore di volo aerei