La Hyundai gioca in casa, presentando al Salone di Busan, Corea del Sud, il prototipo RM 16 N. La vettura, derivata dalla Veloster di serie, non è cambiata di molto nella sostanza, aggiornandosi però nel look con un nuovo design.
Nata per anticipare il futuro della casa coreana, la Hyundai RM16 N adotta il motore 4 cilindri 2.0 Theta Turbo GDI erogante 300 CV e 383 Nm. Particolarità della sovralimentazione è il turbocompressore ad azionamento elettrico, una soluzione che in futuro prenderà sempre più piede in quanto limita al massimo i ritardi di risposta.
La RM 16 N vanta 300 CV sfruttati pienamente e senza inutili dispersioni di trazione grazie al differenziale autobloccante E-LSD, un sistema elettronico che distribuisce la coppia in modo ottimale tra le due ruote motrici posteriori, “dialogando” con il controllo di stabilità ESP.
Interessante anche la distribuzione dei pesi tra i due assali: 43% anteriormente e 57% posteriormente, a vantaggio di un comportamento eccellente nelle curve, soprattutto nell’impiego al limite in pista. Non è un mistero, infatti, come questa concept Hyundai si ispiri al mondo delle competizioni.
I tecnici Hyundai non hanno certo risparmiato nel scegliere materiali avanzati allo scopo di ridurre la massa complessiva. Il telaio, infatti, si basa su pannelli di alluminio, mentre la carrozzeria è interamente in fibra di carbonio, compreso l’alettone regolabile che agisce insieme all’estrattore d’aria per assicurare la migliore deportanza possibile.
Il look della RM16 N è caratterizzato da ampie prese d’aria, gruppi ottici anteriori sottili e allungati, adesivi di vario genere e soprattutto il corpo vettura ribassato a ulteriore conferma dell’anima da competizione della vettura.
