A Le Mans il destino fa la differenza
Sembrava che ce l’avessero fatta, poi invece la terribile beffa. Alla 24 ore di Le Mans il destino ha chiuso le porte della vittoria alla performante Toyota TS050 Hybrid, a soli quattro minuti dal termine. Il navigato Nakajima si è ritrovato senza boost, con la potenza che lo abbandonava e i compagni Buemi e Davidson frastornati come lui, visto che fino a quel momento avevano dominato la più famosa gara di durata al mondo.
Così si è spalancata la vittoria per la Porsche 919 Hybrid di Dumas, Jani e Lieb. E’ vero che nelle ultime ore questa viaggiava allo stesso ritmo della Toyota di testa, ma nei fatti non c’è mai stato un momento in cui la supremazia delle Toyota 050 sia stata messa in discussione. Roba da spezzare i nervi, ma è la legge delle corse e della vita. La Porsche ha fatto una gara in difficoltà, sempre a rincorrere, ma l’ha vinta nell’ultimissima battuta. Seconda, l’altra Toyota di Sarrazin, Conway e Kobayashi, rimasta sempre nelle posizioni di testa.
Questa Toyota ibrida è stata sviluppata, del resto, in modo eccezionale, dimostrando un salto di qualità stupefacente rispetto agli scorsi anni. per sistema di propulsione, telaio, aerodinamica, tanto da permetterle di posticipare i rifornimenti rispetto agli altri.
Il terzo gradino del podio, con un bel distacco, è andato all’Audi R18 Hy di Di Grassi, Duval e Jarvis. Ma anche così, a ben vedere, Audi lascia Le Mans con le ossa rotte. La Casa dei Quattro anelli (18 vittorie qui) si è costruita una grande immagine sportiva sui trionfi alla 24 Ore, ma adesso, con le regole attuali del WEC, deve seriamente cominciare a pensare se, in questa disciplina, insistere su una catena di trazione basata sul motore Diesel sia ancora la carta adeguata. Sulle tecnologie ibride sono forti, sarà il caso di metterle a frutto.
Nella categoria LM GTE Pro merita una citazione la vittoria della Ford GT, dopo un estenuante combattimento, almeno fino a due ore dalla fine, con la Ferrari 488 GTE. Ford era venuta per vincere e la vettura statunitense n.68 ha compiuto la missione riaccendendo lo storico duello con la Ferrari. Una vittoria quella di Ford importante anche come celebrazione, visto che giunge a 50 anni esatti dall’epico trionfo delle Ford GT40 a Le Mans nel 1966.
Redazione MotorAge.it