Motore EcoBoost ancora il migliore sotto i 1.000 cc – Pazze innovazioni in arrivo
Arcinoto, in attesa di altre innovazioni, il piccolo motore Ford EcoBoost si conferma il migliore nella sua categoria. Lo dicono i numeri e i titoli conquistati, che vanno ad arricchire il suo palmares. Il Ford EcoBoost 3 cilindri 1.0 ha ricevuto infatti, per la quinta volta consecutiva, il titolo di Motore dell’Anno nella categoria dedicata ai propulsori di cilindrata inferiore a 1 litro, all’International Engine of the Year 2016.
Ma gli ingegneri, come si diceva, hanno già pronta un’altra “chicca” tecnologica per far rimanere il “piccolo” sulla vetta dei compatti motori a combustione. Per la serie “ricerche coraggiose”, sappiamo che Ford ha già sperimentato delle tecniche di disattivazione dei cilindri per l’EcoBoost. Sistemi che disattivano cilindri ben li conosciamo, ma sono di solito appannaggio di motori che giocano con l’abbondanza di pistoni. In questo caso si tratta di una ricerca innovativa che rasenta la testardaggine nel cercare di incrementare ulteriormente l’efficienza del motore a 3 cilindri sotto i 1.000 cc. Gli ingegneri Ford hanno implementato un dispositivo che può disattivare completamente 1 dei 3 cilindri, o disattivare i cilindri parzialmente e in sequenza. In occasione dei test e delle operazioni di messa a punto un anno fa, Andreas Schamel, Direttore al Research & Advanced Engineering di Ford aveva affermato: “Anche per motori straordinariamente compatti, come l’EcoBoost 1.0 a 3 cilindri, c’è ancora un significativo margine per portare avanti l’innovazione tecnologica e ridurre ulteriormente consumi ed emissioni”.
Intanto, i premi che contano hanno continuato a essere appannaggio dell’EcoBoost. Come appunto a Engine of the Year, di nuovo nel 2016 nella categoria dei motori compatti. I 63 giornalisti provenienti da 31 Paesi hanno dovuto scegliere tra una vasta concorrenza: ben 32 i motori candidati, 19 in più rispetto all’edizione 2012, quando quella di Ford ha incominciato a essere il motore da battere nella categoria. Segno di una tendenza progettuale e tecnologica che è andata rafforzandosi negli ultimi anni e ha chiamato alla battaglia i brand commercialmente più forti: GM-Opel, il Puretech di PSA Peugeot Citroen, Renault-Nissan, o il Gruppo Volkswagen (che quest’anno si è piazzato al secondo posto) sempre con un 3 cilindri turbo, ma si parla pure di due cilindri, come per FCA, o per l’innovativo ibrido di BMW con Range Extender.
Ma si fa notare anche il notevole distacco che il Ford EcoBoost ha conquistato nella votazione rispetto al secondo piazzato (VW): 348 contro 223 punti.
Di fatto, a Engine of the Year l’EcoBoost ha ottenuto il nono riconoscimento, che si va ad aggiungere ai 3 titoli assoluti, ai 4 di categoria “Best Engine Under 1.0-litre” e al miglior nuovo motore “Best New Engine” già ottenuti in passato.
“Aver già vinto e continuare a ottenere il favore dei giudici, significa aver creato qualcosa di speciale”, ha commentato, a proposito dell’Award all’EcoBoost, Dean Slavnich co-presidente del 18° International Engine of the Year che si è celebrato a Stoccarda.
Disponibile in versioni da 100, 125 e 140 cavalli (oltre che montato sulla Ford Fiesta R2 da 180 cavalli), l’EcoBoost 1.0 è commercializzato in 72 paesi in tutto il mondo. La versione omologata Formula Ford, da 205 cavalli, ha corso inoltre un giro sul famoso circuito del Nürburgring, in Germania, in 7 minuti e 22 secondi, una performance che le ha permesso di posizionarsi davanti a modelli del calibro di Lamborghini Aventador da 600 cavalli, Ferrari Enzo e Pagani Zonda. In Europa il motore Ford è presente su 10 modelli fra cui Fiesta, EcoSport, B-MAX, Focus, C-MAX, C MAX7, Tourneo e Transit Connect e Courier.
Seguendo lo stesso approccio tecnologico dell’EcoBoost, Ford ha sviluppato la nuova generazione di motori diesel Ford EcoBlue, che quest’anno debutta sulla gamma Transit, nella versione 2.0, esprimendo un altro downsizing rispetto al precedente TDCi 2.2.