Cercare di ingannare Autovelox e Tutor è diventato oramai un gioco che da anni vede i comuni scontrarsi contro automobilisti indisciplinati. Ma esistono falsi miti che promettono di evitare una qualunque multa.
L’applicazione sulla targa di lacca o vernice lucida trasparente o ancora domopack e, già che ci siamo, di gel per capelli: sono trovate più recenti e anche molto più divertenti e creative rispetto alle altre ma totalmente inutili; potevano – forse – funzionare di notte quando i primi autovelox utilizzavano il flash ma oggi questi dispositivi riescono a fotografare la targa senza problemi. L’unico modo per annullare o sviare i controlli consiste nell’occultamento o nell’alterazione della targa, ma in questo caso chi «ci prova» rischia direttamente l’arresto per alterazione, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Costerà di più la parcella che dovrete dare al vostro avvocato o la multa che avreste preso? A voi l’ardua scelta.
Il Tutor non rileva il passaggio effettuato nella corsia di emergenza o a cavallo fra 2 corsie: ovviamente è falso! Non credo nemmeno ci sia bisogno di commentare una dichiarazione del genere. Ricordate sempre che la corsia d’emergenza è per le emergenze!
Se ogni tanto ci si ferma in un’area di servizio si abbassa la media: questo è vero ma il punto è che tra due portali attivi del Tutor non ci sono né uscite né aree di servizio e quindi non c’è scampo.
Questi sono solo alcuni tra i tanti falsi miti che girano tra automobilista e automobilista, ma in fondo, l’unica vera e inoppugnabile realtà è che la vostra via di fuga da possibili multe è il rispetto del codice della strada.
Una notizia orribile, lo so, ma dovreste vederla come una possibilità per vivere in una società che non cerca sempre la via più facile per aggirare il sistema, ma lo aiuta a progredire verso una piacevole convivenza.