Impressioni di guida
Lunga 4,56 metri, larga 1,80 e alta 1,64 metri, la BMW Gran Tourer è una monovolume a 7 posti che sfida concorrenti dai marchi generalisti. Abbiamo provato la versione d’attacco 214d, caratterizzata dal motore 3 cilindri turbodiesel 1.496 cc erogante 95 CV.
Stile e buona qualità costruttiva
I gusti in termini di estetica, è risaputo, sono soggettivi ma la BMW Gran Tourer è oggettivamente una tra le monovolume più gradevoli sul mercato. Il frontale aggressivo con il tipico “doppio rene” BMW rappresenta il punto di partenza della linea piuttosto spigolosa e nel contempo filante, con fiancate snelle e un “Lato B” invero piuttosto pesante.
La qualità costruttiva è buona, anche se l’allineamento cofano della vettura provata appare perfettibile. Nulla da dire riguardo l’interno, dove tanto la scelta dei materiali quanto il livello degli assemblaggi è ai massimi livelli.
Infine, l’abitabilità è ottima per cinque persone, mentre in sette sono consigliabili viaggi non troppo lunghi. Geniale la poltrona anteriore destra ripiegabile “a portafoglio” che consente di sfruttare al massimo in lunghezza il piano di carico.
Eppur si muove
Con soli 95 CV e un peso a vuoto di 1.420 kg, non si può certo “pretendere la luna” in termini di prestazioni, tuttavia la BMW Gran Tourer è pur sempre in grado di staccare un discreto tempo di 13”5/10 sullo 0-100 km/h, riuscendo anche a garantire riprese brillanti. I “rilanci”, infatti, sono celeri indipendentemente dalla marcia inserita, complice il compatto turbocompressore che abbisogna di ben poco gas di scarico per rispondere a dovere. Apprezzabili anche la silenziosità e la totale assenza di vibrazioni, comuni a molte altre unità 3 cilindri. Inoltre, la BMW 214d Gran Tourer è guidabile anche dai neopatentati.
Nel misto ti sorprende
Bastano poche curve al volante della BMW Gran Tourer per rendersi conto di essere dinanzi a una vera BMW. Nonostante l’inconsueta impostazione monovolume, le sospensioni anteriori meno raffinate rispetto alle “sorelle maggiori” (dalla Serie 3 in poi) e la trazione anteriore, la precisione e il divertimento di guida sono quelli a cui le vetture di Monaco ci hanno abituato.
E’ tutta questione di sterzo, sospensioni ed elettronica di controllo che lavorano in perfetta simbiosi, assicurando un comportamento tendenzialmente neutro nelle curve. Certo, i difetti non mancano ma ci piace sottolineare come questi ultimi non riguardino la dinamica, bensì i posti in terza fila sacrificati, i montanti anteriori che riducono la visibilità nelle svolte strette e il prezzo elevato. 28.300€ per la versione “base” sono davvero tanti.
La redazione