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Mercedes-Benz G500 4×4 by Mansory : sintesi degli opposti

E’ una vettura immortale la Classe G, spesso oggetto di preparazioni accurate com’è avvenuto ora da parte del tuner Mansory. Il 4×4 è stato rialzato, tocca i 484 CV e sfoggia tanti pezzi aggiuntivi in materiale composito

Quando nel 1979 fu presentata la Mercedes-Benz Classe G, c’erano ancora il muro di Berlino, i due blocchi contrapposti delle super potenze USA e URSS e Papa Giovanni Paolo II nel pieno delle sue forze. Un secolo fa si potrebbe dire, ma la Mercedes Classe G, seppur affinata e rinnovata, esce ancora oggi dalle catene di montaggio in un contesto mondiale profondamente cambiato. Una vettura immortale, spesso oggetto di preparazioni accurate com’è avvenuto ora da parte del tuner Mansory.

 

Con un peso a vuoto che sfiora i 3.000 kg, non si può certo pretendere dalla Classe G500 la leggerezza e la maneggevolezza di una Lotus. E anche la fibra di carbonio profusa a piene mani da Mansory può far ben poco, richiamando alla mente il detto “svuotare l’oceano con un cucchiaino”. Vale comunque la pena evidenziare quali siano le parti realizzate nel sopracitato materiale composito, ossia il frontale, il cofano motore, buona parte della plancia e della consolle centrale, la leva del freno a mano e le maniglie delle portiere. Inoltre, riguardo la carrozzeria, non si può non notare la tinta sky blue che da un’aria vagamente sbarazzina a un mezzo serio e compassato del genere, secondo quel gioco degli opposti che rappresenta il filo conduttore di questa elaborazione.

A livello motoristico alla Mansory sono intervenuti con decisione sul motore V8 biturbo.Infatti è stata adottata la Mansory Powerbox, una centralina aggiuntiva che regala 63 CV e 100 Nm supplementari, totalizzando rispettivamente 484 CV e 710 Nm. Il tutto  accompagnato da un sistema di scarico sportivo che diffonde magicamente l’inconfondibile successione di scoppi del V8.

 

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