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Audi Q2 TDI S tronic quattro – Test su strada del “baby SUV”

Con la Audi Q2 la Casa si cimenta per la prima volta nel settore dei SUV compatti. E lo fa alla grande, mettendo in campo una vettura caratterizzata dall’alta qualità complessiva. Il “guanto di sfida è lanciato” nei confronti di Mercedes-Benz GLA e Mini Countryman.


Look originale
Stilisticamente la Audi Q2 è assai differente rispetto alle “sorelle maggiori” Q3 e Q5, soprattutto riguardo le fiancate dove spiccano linee nette e squadrate. La parte anteriore riprende il family feeling con i modelli appena citati, integrando magistralmente la calandra single frame e gli inconfondibili fari in un contesto più compatto. La zona posteriore per parte sua è forse la meno originale, a causa dei gruppi ottici troppo simili a quelli della Volkswagen Polo.

All’interno della Audi Q2 TDI la qualità percepita è superiore rispetto a quanto propongono le principali competitor, grazie ai materiali morbidi al tatto profusi a piene mani anche laddove l’occhio non osserva di frequente. Impeccabili i montaggi (vale anche per l’esterno) come da tradizione Audi, mentre l’abitabilità è ottima per quattro persone. Il quinto passeggero centrale viaggia un po’ sacrificato, ma la Q2 non è certo l’unica vettura a difettare in tal senso. “Mal comune, mezzo gaudio” come si suole dire.

Motore e cambio: intesa perfetta
Il motore 2.0 TDI da 150 CV si dimostra silenzioso, pronto a ogni regime e capace di distendersi in un buon allungo. Impressionante la coppia massima pari a 340 Nm, per di più estesa nell’ampio range che va da 1.750 a 3.000 giri/min.. Il propulsore è ben sostenuto dal cambio doppia frizione S tronic a 7 rapporti, dai passaggi di marcia rapidi e nel contempo morbidi sia in Drive che nella funzionalità manuale. Funzionalità particolarmente apprezzabile quando si affronta un percorso ricco di curve, poiché consente un certo divertimento alla guida.

Come sui binari
La trazione integrale permanente è basata su una frizione Haldex controllata elettronicamente che, assieme al raffinato ponte posteriore multilink a quattro bracci, assicura una tenuta di strada impeccabile. La sensazione con la Audi Q2  è di viaggiare come sui binari, visto il comportamento sostanzialmente neutro.  L’ESP (non disinseribile) asseconda alla perfezione l’assetto senza intervenire in modo invasivo. Infine, lo sterzo del tipo progressivo (il passo della cremagliera varia in base all’angolo di sterzo) è preciso e “comunicativo”. E’ davvero un’auto interessante questa “piccola” Audi.

Gian Marco Barzan

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