Si preme l’acceleratore in Olanda verso il taglio dei combustibili fossili, ma l’iter legislativo per vietare la vendita di veicoli a benzina e diesel è appena iniziato.
La notizia è arrivata nei giorni scorsi con la dirompenza di un colpo di maglio. Il Governo olandese, infatti, ha cominciato l’iter legislativo per vietare entro il 2025 la vendita di auto alimentate a benzina e a gasolio. Chi ne possiede una potrà ancora circolare ma, se la misura passerà, potrebbe essere preso in considerazione il divieto totale alla circolazione di veicoli benzina e diesel entro il 2035. L’iniziativa, fortemente sostenuta da quattro partiti di sinistra, ha già avuto una prima approvazione in parlamento.
Vietare la vendita di auto a benzina e a gasolio è un provvedimento demagogico, di scarsa efficacia nei confronti dell’ambiente (nel 2025 le vetture a combustione inquineranno pochissimo, ancor meno delle odierne) e che limita il sacrosanto diritto alla mobilità individuale.
Ma l’ Olanda ha sottoscritto l’accordo sui cambiamenti climatici di Parigi per ridurre le emissioni di gas serra dell’80% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050 e di conseguenza è necessario un piano per cui la maggior parte del parco circolante venga sostituito con auto a zero emissioni di Co2.
L’operazione antinquinamento è cominciata nel mese di aprile in aprile, quando il Parlamento olandese ha operato nei confronti delle auto benzina e diesel destinando risorse per incentivare l’acquisto di auto elettriche. Un parco macchine che attualmente in Olanda corrisponde a poco meno del 10% del mercato.
“Peggio per gli olandesi”, qualcuno dirà con una punta di cinismo, ma vi è da sottolineare che purtroppo un’iniziativa del genere può diventare un preoccupante precedente ed essere imitata dalle altre nazioni.
Già è possibile immaginare certi ambientalisti integralisti (che da noi non mancano, basti pensare agli sconsiderati blocchi del traffico e ad alcuni limiti di velocità ridicoli) “fregarsi le mani”e ispirarsi al provvedimento olandese.
Forse sarebbe il caso che l’Europa vietasse leggi del genere, ma considerando l’anarchia che ormai regna nel Vecchio Continente e il rifiorire di antichi nazionalismi in realtà mai sopiti, sarà difficile. Per non dire impossibile.