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Mercedes-Benz CLS Final Edition: cala il sipario in attesa del 2018

Proposta nelle configurazioni berlina-coupé e Shooting Brake, la Mercedes-Benz CLS Final Edition rappresenta l’ultimo atto di un’icona del design per eccellenza, giunta alla seconda generazione dal 2010 a oggi.


Sportività non gridata
In dettaglio, la Mercedes-Benz CLS Final Edition propone di serie il pacchetto AMG Line. Quest’ultimo comprende griglia anteriore cromata, grembialatura anteriore AMG con inserti cromati, minigonne, paraurti posteriore AMG con tanto di estrattore d’aria, doppio terminale di scarico e cerchi in lega multi razza AMG da 19” (in alternativa vi sono le ruote da 18”).

All’interno l’atmosfera di sportività understatement prosegue, come si evince da particolari quali le finiture in pelle con cuciture a contrasto, il volante appiattito nella parte inferiore con inserti in pelle nera, la pedaliera in acciaio inox e i paddle cromati del cambio. Della partita anche il tetto apribile scorrevole in vetro atermico oscurato.

Ampia scelta di motorizzazioni e non solo
La Final Edition ripropone tout court la stessa gamma di motorizzazioni delle CLS normali. Si tratta di unità che partono dal 2.2 litri biturbo diesel 170 CV della CLS 220d e culminano nel 5.5 biturbo a benzina 585 CV della AMG CLS 63 S 4Matic.

Tornando a trattare delle dotazioni di serie, figurano le sospensioni sportive Direct Control e i fari anteriori Multibeam LED con Adaptive Highbeam Assist Plus. In sostanza, questi gruppi ottici hanno 24 LED ciascuno controllabili singolarmente, al fine di garantire la massima illuminazione senza abbagliare quanti sopraggiungono. In conclusione, con la Final Edition la Mercedes-Benz CLS “non annuncia un addio, bensì un arrivederci”. Indiscrezioni danno per certo il debutto della terza generazione nel 2018.

Gian Marco Barzan

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