Drag Racing stile USA: sale la febbre alla Hills Race
Una delle poche gare di Drag Racing in Italia ha di nuovo portato aria di festa a Rivanazzano Terme (PV) con la Hills Race. Letteralmente una competizione in mezzo ai colli. E tale è stata. La tredicesima edizione della Hills Race ha richiamato il suo popolo di amanti delle gomme fumanti e impallinati del custom. Lo spettacolo è conseguenza naturale, con in prima linea le sfide di accelerazione automobilistica sul quarto di miglio a riproporre una classica formula americana.
Gare diversificate, a seconda del tempo di accelerazione dichiarato per coprire i 402,33 metri. Tempo che poi va rispettato, almeno entro un breve margine, sicuramente inferiore a quello del diretto rivale nella qualificazione.
Cinque categorie dai 13 secondi per scendere al limite dei 7″ per le più veloci e ringhiose auto. Soprattutto modelli famosi della produzione storica “made in USA” ma anche Maggiolini assai rinvigoriti. Tutte sapiente customizzate, dai cilindri rombanti e dai nomi altisonanti. Accolto calorosamente alle finali, per esempio, il clone del famoso General Lee.
Del resto, altro “marchio di fabbrica” di Hills Race, è stat l’espozione di modelli unici, spettacolarmente personalizzati, comprese Ford o Chevy stile American Graffiti, il tutto in un’atmosfera tra lo yankee e il vintage, di quelle che sanno di metallo, pistoni, barbe non rasate e gomme formato XXL.
Da una parte gli stand di vario tipo, da oggettistica a preparatori, dall’altra la lingua d’asfalto dell’aeroporto di Rivanazzano preparato come una vera e propria Drag Strip. Nei tre giorni del week-end, ospiti speciali lo stuntman Red Bull e campione di moto Freestyle Aras Gibieza, i piccoli piloti alla guida dei Junior Dragster, nonché il Dragster da gran gala: in questo caso la JetCar del francese Sébastien Lajoux, con i suoi 6000 CV esplosi dal motore a reazione dell’aeronautica francese. Ha scaldato l’atmosfera, quasi rotto i timpani dei più vicini per i tuoni abbinati alle fiammate, e sputato fuori un fumo talmente denso che in certi momenti non vedevamo nemmeno più l’astruso Jet su quattro ruote. Per chi di ruote ne ama due e soprattutto americane, non è mancata l’area Harley-Davidson, con il classico raduno, lo spazio dell’evento itinerante Dark Custom Tour 2016 e personalizzazioni delle moto con il famoso bicilindrico.
Ma eventi come la Hills Race si raccontano da soli, e ancora meglio, con le immagini e i video.
Redazione MotorAge.it