Gli studenti romani chiamati ad aiutare la mobilità urbana
Mentre Roma si alimenta di baruffe, la Raggi con 5 Stelle combattono per dei Ministeri a prova di smacchiatore e luminol, e pensare alle Olimpiadi oggi si direbbe una pazzia, nella stessa città i giovani studenti romani sono chiamati a contribuire al miglioramento della mobilità urbana. Li chiamano “nuovi percorsi di alternanza scuola-lavoro”. L’Automobile Club d’Italia e ACI Consult insieme a Roma Capitale chiamano i ragazzi delle scuole secondarie a contribuire nella ricerca dei punti critici della rete stradale. Idea fenomenale se davvero riuscisse a migliorare il traffico e gli standard di sicurezza (oltre a favorire la coscienza civica dei ragazzi).
L’iniziativa annunciata nella Settimana europea della Mobilità, prosegue la prima fase sperimentale in cui gli studenti dell’Istituto I.T.I.S. “Galilei” di Roma hanno collaborato attivamente a uno studio sugli attraversamenti pedonali, dal quale sono emerse varie criticità, in fatto di materiali non omologati, dimensioni e distanze non conformi al Codice della Strada, assenza di percorsi tattili e scivoli per i disabili, oltre a problemi di manutenzione. Non sono certo una novità, ma evidentemente a volte servono iniziative mirate per rifare il trucco a Roma (oppure aspettare che vi si girino film ad alto potenziale di immagine e botteghino come Spectre. Vedi la Bond Jaguar della terza foto in gallery, o il 500 tour).
Ora, su invito di Roma Capitale, vari istituti stanno avviando specifiche convenzioni con ACI Consult (società del gruppo ACI che si dedica ai servizi per l’ambiente e la mobilità), per incontri formativi e sessioni pratiche on the road. Per esempio, gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore del XIII Municipio hanno già avuto l’impegno di affiancare gli ingegneri ACI nell’analisi dei cantieri e delle società di servizi energetici, idrici e telefonici. Da tenere sotto osservazione pure i fenomeni di cartellonistica selvaggia e, ancor più, gli interventi di ripristino del manto stradale, l’individuazione degli incroci più pericolosi o dei punti che per qualsiasi motivo hanno la tendenza a rallentare il fluire del traffico (tipo prima foto in gallery).
Il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, ha avuto modo di ribadire: “La sicurezza stradale è un valore civico da difendere”. I giovani rappresentano una fascia di popolazione particolarmente colpita dagli incidenti. Coinvolgerli in modo attivo nel miglioramento della sicurezza urbana è un’idea virtuosa, ovunque e specie in città-metropoli dove la mobilità è sempre più condivisa, e sulle strade cresce l’abitudine al safe sharing.
Redazione MotorAge.it