Hyundai i10: piccole utilitarie crescono
Tra le innumerevoli prime mondiali al Salone di Parigi vi sarà anche la Hyundai i10 rinnovata con un sostanziale restyling. La nuova compatta rilancerà la sfida alle concorrenti dell’affollatissimo Segmento A.
“Ti riconoscerò, mascherina”
Esteticamente parlando la rinnovata Hyundai i10 esibisce la griglia frontale “Cascading”sdoppiata e con paracolpi al centro, stilema che diventerà patrimonio di molti altri modelli della Casa coreana in futuro. Inediti anche i paraurti così come i gruppi ottici, luci diurne a LED comprese.
La zona bassa delle fiancate è caratterizzata da un inserto nero dall’andamento ascendente, particolare non molto originale a dire il vero, in quanto è piuttosto simile a quanto propone la Renault Clio. Nel complesso, comunque, la Hyundai i10 non difetta in personalità e questo discorso vale anche per l’interno, caratterizzato dalla strumentazione rivisitata e dal nuovo sistema multimediale a comando tattile da 7”.
Quest’ultimo supporta le tecnologie Android Auto e Apple CarPlay, mentre il navigatore è predisposto per aggiornamenti gratuiti di mappe e software per ben dieci anni.
Motori: “squadra vincente non si cambia”
Rispetto alla precedente edizione della Hyundai i10 non si segnalano stravolgimenti in termini motoristici. Più in dettaglio, sono disponibili il 1.0 e il 1.2 a benzina dalle rispettive potenze massime di 66 e 87 CV, associati entrambi al cambio manuale a 5 rapporti oppure all’automatico a sole 4 marce.
Da notare che il propulsore 1.0 è disponibile anche in versione a GPL con 67 CV di potenza massima. Dal punto di vista della sicurezza è prevista la telecamera anteriore del tipo multifunzione, che gestisce i sistemi di ausilio alla frenata d’emergenza e di avviso mantenimento della corsia. In conclusione, la nuova i10 è prodotta in un moderno stabilimento Hyundai in Turchia. Un’auto con “il doppio passaporto”.
La redazione